Protezione civile, emendamenti Camera: condono amministrativo per Bertolaso & Co

Guido Bertolaso all'uscita della seduta in Commissione Ambiente

La commissione Ambiente della Camera dei deputati ha approvato gli emendamenti al decreto legge sulla Protezione civile che a partire da domani, mercoledì, saranno sottoposti alla approvazione dell’aula.

Sono confermati i timori già espressi nella mattinata di martedì. Viene tolta dal tavolo la costituzione della società per azioni Protezione civile servizi spa, di diritto privato e questo è il minimo che potevano fare, dopo quanto è emerso dalle intercettazioni delle telefonate del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, del suo braccio destro Angelo Balducci e degli imprenditori che gli giravano intorno.

Era l’articolo 16, il cui inizio, alla luce di quanto sopra, appare sinistro: scopo della società era “garantire economicità e tempestività agli interventi” della Protezione civile. Ora è sostituito da una norma sulla gestione della flotta aerea e sul funzionario pubblico che ne sarà incaricato.

Per il resto, ci sono delle cose davvero indegne. Salta agli occhi la sospensione di qualsiasi procedimento carico di Bertolaso e dei suoi accoliti. Il testo originale, uscito intatto dal Senato, diceva: “Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 31 gennaio 2011, non possono essere intraprese azioni giudiziarie ed arbitrali nei confronti delle Strutture commissariali e della unità stralcio e quelle pendenti sono sospese”.

Dopo quel che è successo, non hanno avuto il coraggio di insistere e la Camera dovrà votare un emendamento che, inserendo esplicitamente le parole “civili, amministrative” dopo giudiziarie, esclude, come ha detto lo stesso relatore in commissione, le azioni giudiziarie penali. Però non capita a nessuno, nell’apparato dello Stato italiano e forse nemmeno nel Congo o in Moldavia, un trattamento del genere.

Resta invece una norma che non favorisce il corretto rapporto tra lo Stato e i suoi fornitori (Anemone a parte): “I debiti insoluti, dalla data di entrata in vigore del presente decreto, non producono interessi, né sono soggetti a rivalutazione monetaria”.

Non c’è stata alcuna scissione, come chiedeva il Pd, tra le grandi emergenze nazionali come terremoti e alluvioni, e eventi del tutto prevedibili e di modesto interesse per il Paese, come la Louis Vuitton Cup o i mondiali di nuoto.

Anzi, per la gioia di Anemone e dei suoi pari vengono attribuiti alla Protezione civile poteri straordinari e eccezionali, che nemmeno Mussolini avrebbe osato dare, per la costruzione di nuove carceri: dove vogliono loro, come vogliono loro, senza alcun rispetto per piani regolatori e norme urbanistiche.

Il governo ha fretta che la legge entri in vigore e le ragioni sono diverse: vanno dal fatto che con la legge vengono definite nuove norme relative all’Abruzzo, ai rifiuti in Campania, al termovalorizzatore di Acerra, al soccorso alpino fino alla più bassa cucina della Protezione civile: assunzioni a man salva mentre altri settori della macchina statale tagliano, per non parlare delle aziende; sanatoria per errori o porcherie; fregatura per chi deve avere dei soldi dalla Protezione civile (chissà se questa norma comprende anche Anemone e compari…).

Guida al decreto emergenze articolo per articolo su Blitz:

Cambia il soccorso alpino
Poteri straordinari al governatore dell’Abruzzo
L’affitto del termovalorizzatore di Acerra
Rifiuti campani dislocati in Regioni vicine
Immunità dalle inchieste sui rifiuti in Campania
– Protezione Civile libera di assumere personale
– Gestione totale e poteri discrezionali per la costruzione di nuove carceri

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