ROMA – Terremoti, alluvioni, maremoti: se ne occuperanno Comuni e Regioni, non più la Protezione Civile. E i soldi per il fondo delle emergenze arriveranno dal gioco d’azzardo, non dalla benzina.
Il Senato ha approvato, in via definitiva, il decreto che riforma la Protezione Civile. Gli unici a votare contro sono stati quelli della Lega. Adesso la Protezione Civile torna alla sua versione originaria: potrĆ cioĆØ intervenire solo in casi di estrema urgenza.
Il provvedimento restituisce la gestione della fase successiva al verificarsi di gravi catastrofi naturali alle autonomie locali. Inoltre la Protezione Civile dovrĆ essere dotata di un fondo stabile che servirĆ a gestire le emergenze: il fondo nazionale per la Protezione Civile sarĆ alimentato anche attraverso il reintegro del Fondo di riserva per le spese impreviste.
Il Senato ha approvato un emendamento di Emanuela Baio (Api-Terzo Polo) trasformato in ordine del giorno: in sostanza, la proposta prevedeva di reperire una parte dei fondi aumentando la tassazione sul gioco d’azzardo. Il decreto iniziale prevedeva invece l’aumento delle accise sulla benzina.
Il Governo si ĆØ inoltre impegnato a introdurre tale previsione nel decreto relativo al Corpo dei vigili del fuoco o in quello sugli interventi per la spending review ancora all’esame delle Camere.
