«Non è pensabile che siano previste le stesse deroghe alla legislazione ordinaria sugli appalti, sui contratti, sulla trasparenza e la concorrenza sia per le emergenze derivanti da calamità naturali che per i ‘grandi eventi’ che, spesso, così grandi non sono e, soprattutto possono essere programmati largamente in anticipo. Inoltre non è più possibile confondere da un punto di vista legislativo l’urgenza con l’emergenza». Lo dichiara il senatore del Pd Raffaele Ranucci della Commissione ambiente.
«Resta un dato di fatto – aggiunge – il lavoro encomiabile della protezione civile e dei suoi volontari nelle situazioni di emergenza, nei soccorsi dopo terremoti o alluvioni devastanti. È questa la funzione della Protezione civile da valorizzare, eventualmente rafforzandola. Non altre. Per questo ho deciso di sottoscrivere il ddl Zanda – Finocchiaro che intende abrogare una norma della legge 401 del 2001 in cui si equiparano le emergenze ai grandi eventi dando sostanzialmente il via libera a un frequentissimo regime derogatorio che, oltre a violare le leggi, penalizza fortemente la libera concorrenza e le imprese».
