Un forte invito al presidente della giunta regionale Luca Zaia perché ripristini il tricolore sulla divisa della Protezione civile del Veneto è stato lanciato a Cortina dal capogruppo e dal vice capogruppo del Pdl in consiglio regionale, Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo.
“Togliere il tricolore dalla divisa della Protezione civile”, rilevano i due esponenti del Pdl, ricordando che nella sfilata per il raduno dei vigili del fuoco a Cortina non c’era la bordatura tricolore sulle magliette né lo scudetto con la scritta Italia, ma c’era un leone di San Marco, “è un atto di disprezzo prima nei confronti di decine e decine di migliaia volontari e quindi di disprezzo per l’unità nazionale”.
“Questa è la nostra linea del Piave”, dicono, “perché sui valori dell’unità nazionale non si transige. La Protezione civile del Veneto è istituita per la prevenzione e il soccorso in tutta Italia e in tutto il mondo, e non può essere trattata come un’istituzione di parte. L’unità della Protezione civile non può essere messa in discussione in nessun modo perché tocca i valori profondi di solidarietà del popolo veneto e tocca la generosità e il cuore di oltre 16.000 volontari”.
“L’unità e il significato della Protezione civile è nei valori e nella struttura operativa nazionale alla stessa stregua del corpo nazionale dei vigili del fuoco, delle forze di polizia o del corpo forestale dello Stato – proseguono – La presenza e gli interventi della Protezione civile del Veneto hanno contribuito in pieno alla costruzione dell’identità nazionale del volontariato più attivo portando prestigio all’Italia in tutto il mondo. Pensare di disarticolare o spezzare il sistema della Protezione civile nazionale significa sfregiare lo spirito di solidarietà che unisce i volontari italiani tra loro e il volontariato di tutto il mondo”.