La presidente di provincia «più amata dagli italiani» lascia la poltrona dell’Aquila. Stefania Pezzopane, candidata del Partito democratico, non ha superato la prova “terremoto” e le elezioni, torna a casa sconfitta nettamente da Antonio Del Corvo appoggiato dal Pdl. Il dato che arriva dalle 415 sezioni scrutinate è schiacciante e penalizza la piccola donna di Onna, la stessa famosa per il siparietto con Barack Obama quando il presidente Usa venne a visitare le zone terremotate: Del Corvo conquista 91.489 voti il 53,4%, mentre la Pezzopane si ferma a 77.607 voti il 45,3%.
Ma non è tutto. Un altro dato importante è l’affluenza alle urne. Mentre in Italia sono aumentati gli astenuti, per nella provincia dell’Aquila sono andati tutti a votare, aumentando la percentuale del 10,95: 64,49 contro il 53,54 delle precedenti elezioni regionali del 2008 (quando influì lo scandalo legato ai problemi giudiziari di Del Turco). Il dato è particolarmente significativo in quanto in moltissimi comuni della provincia, tra cui quello del capoluogo, vi sono decine di migliaia di terremotati che vivono ancora lontano dai luoghi di residenza, aspetto che aveva fatto temere un calo dei votanti. Nel comune dell’Aquila, il più colpito dal terremoto, l’affluenza è stata del 59,48 per cento (hanno votato 36.501 elettori su 61.363 aventi diritto).
A regalare la vittoria al candidato del centrodestra la città di Marsica che con i suoi voti ha fatto la differenza, anche se L’Aquila si è stretta intorno alla Pezzopane. Non è bastato. La presidente uscente che nel 2004 sfiorò il 60% è stata travolta dalla tragedia del terremoto, dalle polemiche sul G8, dalla protesta delle carriole. La sconfitta della presidente uscente si sentiva già nell’aria ieri con le impietose proiezioni che indicavano un forte vantaggio dello sfidante di centrodestra. Lei era avanti all’Aquila città (56,7 contro 42,7), ma è crollata nel resto del territorio, perdendo 15 punti rispetto al 2004. Stefania Pezzopane è delusa e amareggiata. Non si sarebbe mai aspettata di dover cedere così, al primo turno. Pensava almeno di potersela giocare al ballottaggio, ma qui hanno inciso gli scarsi risultati delle altre quattro liste che hanno racimolato solo consensi decimali. «Ce l’abbiamo messa tutta» dice la candidata quando la sconfitta è ormai ufficiale e sonora.
Antonio Del Corvo, il tecnico, che fino a ieri era consigliere regionale, presiedendo la commissione Agricoltura, è originario di Celano. Cinquant’anni, ha iniziato nel ’95 nelle file di An, poi in Forza Italia, ma, come precisa lui stesso una «politica di seconda fila». Una scelta vincente, che all’inizio aveva trovato non poche resistenze provenienti proprio dai rappresentanti del Pdl, a cui lo stesso Berlusconi aveva creduto fin dall’inizio: «Del Corvo è stato un ottimo candidato, una scelta fatta da noi e da me avallata, che ha portato i suoi frutti. Lavoreremo per questa Provincia, garantiremo nei prossimi 5 anni serietà, efficienza e controllo per le aree terremotate e per risolvere la crisi occupazionale». Il suo primo messaggio da presidente Del Corvo lo invia agli aquilani: «La ricostruzione del capoluogo e degli altri centri danneggiati dal sisma è la priorità nei miei pensieri».