
ROMA – Un piano bello e pronto per far saltare il Governo Letta. Un piano da mettere in atto domenica 4 agosto approfittando di possibili eccessi durante il sit in pro Berlusconi. Un piano in qualche modo trasversale perché gradito sia a parte del centrodestra sia a parte del centrosinistra.
E’ la denuncia di Gaetano Quagliariello in un’intervista al Corriere della Sera. Perché il piano sia fallito Quagliariello lo spiega così in un’intervista a Tommaso Labate sul Corriere della sera:
Ci sono tante persone, nel centrosinistra ma anche nel centrodestra, che non amano questo governo. E che aspettano un nostro passo falso per farlo cadere. Infatti nella giornata di domenica, dopo la manifestazione del Pdl condotta in modo impeccabile e dopo il discorso altrettanto impeccabile di Berlusconi, le aspettative dei signori di cui sopra sono andate deluse. E, leggendo alcune dichiarazioni, la loro delusione traspariva con nettezza
Quindi la data precisa per il complotto:
Domenica era pronta un’operazione per decretare la fine del governo Letta. Un’operazione che non è andata a buon fine.
Sulla linea da tenere nel dopo condanna Quagliariello non nega divisioni nel Pdl
Tutti nel Pdl siamo convinti che dopo la sentenza della Cassazione non si possa fare finta di niente. Ma nel Pdl ci sono idee differenti. Io, per esempio, sull’attuale situazione politica ho convinzioni nette. Non accetterei mai di diventare lo strumento di una crisi politico-istituzionale voluta da altri. Ma se mi trovassi in minoranza nel mio partito, non esiterei a dimettermi da ministro un minuto dopo. Quel che vale per me, deve però valere per tutti. La decisione che i ministri non dovessero partecipare alla manifestazione è stata presa dal gruppo dirigente del Pdl e comunicata direttamente da Berlusconi. Poiché è andata così, paradossalmente il destinatario degli attacchi sarebbe da considerarsi Berlusconi stesso .
Quanto ai falchi Pdl che vogliono elezioni subito Quagliariello ricorda:
Il ricorso della Cassazione alla Consulta sulla legge elettorale blocca di fatto la possibilità di elezioni a breve. Anche per questo credo che se il centrodestra facesse cadere il governo Letta, o si piomberebbe nel caos istituzionale o verrebbe fuori un altro governo con un’altra maggioranza che, tra l’altro, potrebbe fare una legge elettorale per spingere la tentazione di far fuori Berlusconi alle conseguenze più estreme.
