Radio Padania: leghisti perplessi per le scuse di Bossi, “Obelix” Erminio Boso fa da paciere

Erminio Boso

Le scuse di Umberto Bossi ai romani dopo la sua frase sull’acronimo S.P.Q.R lasciano interdetti gli ascoltatori di Radio Padania. Così nel pomeriggio di giovedì 30 settembre sull’emittente leghista arrivano telefonate di ascoltatori che in coro spiegano: “Io scusa non l’avrei chiesta”. In studio, nell’insolito ruolo di “paciere” e “moderato” c’era Erminio Boso, in arte Obelix, un  ‘duro e puro’, indipendentista di lunga militanza e di lingua tagliente. Lo stesso Boso, qualche giorno fa, commentando le parole di Bossi aveva detto: “E’ stato fin troppo tenero e ha ragione quando dice che il potere romano ha invidia delle cose belle del Nord e ci vuole depredare”.

Ad una signora che ha chiamato dicendo ”se fossi stata Bossi non avrei mai chiesto scusa… e poi Bossi si scusa e invece Di Pietro, con tutto quel che ha detto, non lo fa?”, Boso, ha spiegato ”lei ha ragione, Bossi non aveva nessun obbligo di chiedere scusa a nessuno per una battuta che conteneva un concetto politico, ma se lo ha fatto è per il quieto vivere, per cercare di portare a casa i risultati che ci stanno a cuore, le riforme”.

Paroline magiche per l’umore dei leghisti perplessi. Così subito dopo è stata una sequela di ”anche io non lo avrei fatto, di chieder scusa, ma se serve…”.

Più che altro tra gli ascoltatori c’è chi ha insistito a fare un vecchio distinguo, come Luigi, per cercare di spiegare come mai Bossi non avrebbe dovuto scusarsi ”era chiaro che Bossi non si riferiva ai cittadini ma all’apparato!”.

Concetto ribadito anche da Boso e dal conduttore ”Bossi quando parla di Roma ladrona da sempre si riferisce ai palazzi, mai ha parlato male della gente. E anche il nostro vecchio slogan Roma ladrona la Lega non perdona, era un grido rivolto alla politica e non certo ai romani”.

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Emiliano Condò