
ROMA – C’è una serie di norme che sarebbero utili per contrastare la corruzione, “come meccanismi per incentivare le denunce, concedere super-attenuanti a chi confessa entro certi termini. Qualche volta ne ho parlato con Matteo Renzi, ma le norme devi farle approvare in Parlamento, in cui esistono sensibilità diverse”.
A parlare è il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, nel corso del programma ‘Otto e mezzo’ su La7. Il tema è quello dell‘inchiesta su mafia e corruzione che ha investito il Comune di Roma.
Ad esempio, ha ricordato Cantone, “tempo fa avevo parlato dell’ipotesi di permettere l’intervento di agenti provocatori, di infiltrati, come avviene negli Usa, ma un politico mi definì Pol Pot, sono stato considerato un liberticida”.
