E’ guerra di posizione tra Piersilvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset e il “finiano” Italo Bocchino, ex vicecapogruppo del Pdl alla Camera e Presidente di Generazione Italia. Quest’ultimo il 30 aprile era finito sulla prima pagina del Giornale per il contratto di produzione assegnato dalla Rai alla moglie (“I soldi Rai alla moglie di Bocchino”).
In seguito agli attacchi di Feltri, il finiano aveva rilasciato un’intervista a Sky Tg24 dichiarando di non ritenere atto illecito il fatto che i familiari di esponenti politici producano programmi televisivi per la Rai. «I contratti più importanti della Rai vanno a Silvio Berlusconi proprietario della Endemol, ma non lo trovo scandaloso», ha affermato Bocchino, «Endemol è una grande società che fa produzione, ricchezza e audience».
Ieri sera la replica del vicepresidente Mediaset: «Quella di Bocchino – spiega Pier Silvio Berlusconi parlando a margine di una cena in Triennale a Milano – è una polemica assolutamente sterile. Su Endemol Italia non abbiamo nessun tipo di influenza e di controllo. Endemol non è controllata da Mediaset, che ne possiede solo il 33 per cento. È il più grande produttore di intrattenimento a livello mondiale – spiega Berlusconi jr -, opera in tutti i paesi e lavora con la Rai da anni, prima ancora che Mediaset entrasse nella proprietà. E poi – aggiunge – come ha precisato il presidente di Endemol Italia, Paolo Bassetti, la società in questione non è il primo fornitore della Rai». Bassetti aveva anche ricordato che «Endemol è sempre stata indipendente dalla politica».
La risposta di Bocchino non si è fatta attendere: «Comprendo e appezzo le parole di Piersilvio Berlusconi. Prendo atto che Endemol lavora con la Rai da tempi antecedenti all’ingresso della famiglia Berlusconi nella società, così come mia moglie produce per la Rai da tempi antecedenti a quelli in cui mi ha conosciuto. Le nostre posizioni sono identiche e spero che Piersilvio Berlusconi lo spieghi a Feltri e al giornale dello zio».