Usa una metafora calcistica il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Sergio Zavoli, e nel corso della audizione al direttore del Tg1, Augusto Minzolini, dice: «Io la vedrei più nel ruolo di un Pirlo o di un De Rossi che al posto di un Gilardino». Un centrocampista, insomma, più che un attaccante visto che il direttore di un tg «deve elaborare la struttura del giornale».
Aprendo la seduta della commissione che all’ordine del giorno prevedeva l’audizione di Minzolini, Zavoli ha fra l’altro detto: «Lei era un battitore libero che ora si trova ad agire in una realtà più complessa» in cui conta il gioco di squadra. Il presidente della commissione di Vigilanza ha poi accennato all’editoriale con il quale Minzolini è intervenuto sulla manifestazione per la libertà di stampa che si è tenuta due settimane fa e nel suo discorso ha anche sottolineato: c’è «un punto fermo» in cui«credo ci si possa trovare tutti d’accordo. C’è una mancanza di regole».
«Credo che il vostro grande alibi, o per essere più corretto la vostra grande giustificazione possa essere che vi siete trovati di fronte ad un sistema di norme non scritte, di volte in volta convenute, che si modificano a seconda della qualità della vicenda e del modo di uscirne». Una mancanza di regole in cui «vi siete trovati un po’ in imbarazzo anche voi».