Pubblicarono uno ”schema” chiamato ”Rai assetto organizzativo” nel quale i dirigenti della tv pubblica venivano suddivisi a seconda dell’appartenenza politica, come in un manuale ‘Cencelli’: in rosso quelli di centrosinistra, in nero quelli di centrodestra.
Con l’accusa di diffamazione sono stati rinviati a giudizio i giornalisti Oscar Giannino, Enrico Paoli e Alessandro Sallusti, su decisione del gup di Milano Enrico Manzi.
Nel febbraio 2008 sul quotidiano Libero, di cui allora Sallusti era direttore responsabile, vennero pubblicati due articoli di Giannino e Paoli che facevano riferimento a uno schema, anche questo pubblicato, chiamato ”Rai assetto organizzativo situazione al 20 gennaio 2008”. Nello schema, come riporta il decreto che dispone il giudizio, erano ”raggruppati per nomi (…) tutti i dirigenti Rai” mostrando ”la diversa tipologia dei soggetti con riferimento al colore usato per indicarne il nome (rosso per il centrosinistra, nero per il centrodestra, verde per l’area tecnica)”.
E ciò, si legge ancora nel decreto, ”senza averne accertato la veridicita”’ e ”lasciando intendere al lettore che l’attribuzione di cariche nella società ” era conferita per ”ideologie politiche”, facendo riferimento anche al ”manuale Cencelli” per la ”spartizione delle cariche pubbliche”. Nel procedimento la Rai si è costituita parte civile, così come l’Associazione Dirigenti Rai, l’allora direttore generale della tv pubblica Claudio Cappon e un dirigente. Il processo comincerà il prossimo 20 ottobre davanti alla settima sezione penale di Milano.
