Il senatore del Pd Vincenzo Vita chiede in un’interrogazione al ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, di sapere se il contratto di servizio, scaduto alla fine dello scorso anno ed in attesa di essere controfirmato dalle parti, verra’ modificato ”mettendo in rilievo la figura del cittadino-abbonato, conferendogli un maggior coinvolgimento nelle scelte di qualità e di controllo del servizio pubblico offerto dalla Rai”.
”Il Move-on italiano, un’organizzazione delle politiche pubbliche – ricorda Vita nell’interrogazione -, ha fatto richiesta di apportare alcune modifiche al contratto di servizio, chiedendo alla Rai di ‘adempiere all’obbligo di implementazione di adeguati sistemi di controllo della qualità del servizio pubblico’ attribuendo ‘direttamente ai propri abbonati, attraverso il ricorso ad adeguati strumenti telematici, il diritto di valutare la qualità”.
”Nella lettera aperta al ministro – si legge ancora nell’interrogazione -, si chiede di inserire una norma in base alla quale ‘una percentuale di abbonati, superiore al 15%, possa esigere dalla Rai l’esatto adempimento delle proprie obbligazioni – in questo caso la qualità del servizio – previo ricorso alla Autorità giudiziaria e/o Amministrativa”.
Vita ricorda inoltre che ”il Move-on ha diffuso la lettera sul web e ha raccolto adesioni di numerose associazioni e organizzazioni” e che ”Altroconsumo ha promosso un’azione di classe allo scopo di sentir accertare la responsabilita’ della Rai nei confronti degli abbonati per i gravi inadempimenti da quest’ultima posti in essere rispetto agli obblighi assunti con il contratto di servizio pubblico”.
