ROMA – Reati minori depenalizzati. Da oggi, 6 febbraio, diventa operativa la manovra del governo che intende ridurre i carichi di lavoro per procure e tribunali. Il Consiglio dei Ministri ha approvato due decreti legislativi che rigurdano circa 40 reati minori.
Come spiega Giovanni Negri sul Sole 24 Ore,
diventa operativa da oggi l’intera manovra sulla depenalizzazione. E il massimario della Cassazione, all’interno di una densa analisi dei due decreti legislativi in cui prende corpo l’intervento, ne mette in luce alcuni snodi problematici. Circa una quarantina i reati coinvolti, con un impatto in termini di minori carichi di lavoro per le procure e i tribunali ancora difficile da valutare, ma che comunque potrà essere significativo.
Sulla depenalizzazione dei reati minori non mancano però delle perplessità. La Corte di Cassazione, in particolare, rileva il rischio di effetti paradossali delle nuove misure. Continua Negri sul Sole 24 Ore:
Intanto dalla Corte di cassazione l’Ufficio del massimario penale ricorda gli effetti paradossali cui potrebbe dare vita l’intreccio di depenalizzazione e tenuità del fatto. Due interventi che puntano a ridurre l’area penale, evitando di dare seguito alle condotte di nullo allarme sociale, ma che si prestano a criticità per la coesistenza tra il fatto ritenuto non più di interesse penale, ma sanzionato sul piano amministrativo, e quello in astratto più grave e ancora oggetto di una tipizzazione penale, ma non più punito se ritenuto inoffensivo. L’effetto che in concreto può presentarsi, osserva il massimario, è che il soggetto, autore di un determinato fatto, adesso oggetto di depenalizzazione, se prima di quest’ultima poteva beneficare della causa di non punibilità, adesso rimane colpito da una sanzione amministrativa di carattere afflittivo.
Ma quali sono i reati minori depenalizzati? Il decreto legislativo n. 8 del 15 gennaio 2016 ha stabilito che
“non costituiscono reato e sono soggette alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma di denaro tutte le violazioni per le quali è prevista la sola pena della multa o dell’ammenda” ed ha depenalizzato alcuni reati del codice penale (come atti osceni pubblicazioni e spettacoli osceni, rifiuto di prestare la propria opera in occasione di un tumulto, abuso della credulità popolare, rappresentazioni teatrali o cinematografiche abusive e di atti contrari alla pubblica decenza).
Ma non sarà reato nemmeno la falsità in scrittura privata, la falsità in foglio firmato in bianco, l’ingiuria, la sottrazione di cose comuni, il danneggiamento semplice, l’appropriazione di cose smarrite. Tra gli illeciti depenalizzati previsti al di fuori del codice penale, ci sono: il noleggio abusivo o concessione in uso di opere tutelate dal diritto d’autore, la copia abusiva su supporti audio-video di opere, l’alterazione o cancellazione di contrassegni su macchina utensile, l’installazione ed esercizio non autorizzato di impianti di distribuzione automatica di carburanti per uso di autotrazione, l’impianto, uso, costruzione, vendita non autorizzati di apparecchi e materiali radioelettrici privati, l’omessa identificazione, la guida senza patente, il mancato rispetto dell’autorizzazione alla coltivazione di stupefacenti per uso terapeutico.