Referendum. Berlusconi parla per due ore e trenta senza alcuna avvisaglia di stanchezza. La platea che preferisce ad ascoltarlo, quella fatta di giovani.
È un Silvio Berlusconi in forma splendida che a Villa Gernetto incontra i ragazzi del movimento giovanile di Forza Italia e ripercorre con loro la sua storia politica, la storia politica italiana degli ultimi vent’anni. Da Napolitano a Fini, da Sarkozy alla Merkel, da Bush a Putin a Gheddafi, passando per gli attuali possibili alleati Meloni e Salvini. Non risparmia davvero nessuno. Nessuno.
Ride e scherza con loro alternando momenti di riflessioni alle famose barzellette che non perde occasione di riproporre. Spiega ai giovani che è giunto il momento di cambiare, partendo proprio dal partito che lui ha creato nel 1994. È la battaglia referendaria per il NO a dare l’occasione di questo incontro. Berlusconi promette una presenza attiva in questa campagna elettorale, anche e soprattutto in tv. “Andrò da chi mi invita – afferma il Presidente di FI – ovviamente sarò chiaro con tutti, accetterò di partecipare ai programmi tv i cui format prevedono domanda e risposta, non accetterò nessun contraddittorio, per il semplice fatto che non sono candidabile. Scusate, non mi posso candidare e allora con chi dovrei dibattere se non posso avere avversari? Troppo comodo se no, non trovate?!” Berlusconi sorride ed i ragazzi con lui.
Cerca di dare ai ragazzi le giuste motivazioni, e soprattutto dei suggerimenti pensando anche al futuro. Ironizza sugli attuali parlamentari (anche di FI) che fanno dichiarazioni ed escono con agenzie “sulla qualunque” perdendo così di efficacia politica e rischiando di diventare ridicoli.
“È ovvio -dice- che chi è in Parlamento dal ’94 non può pensare nel 2018 (data delle probabili elezioni) di essere nuovamente ricandidato. Il rinnovamento deve partire da voi”.
Dopo il suo intervento passa la parola ai giovani che per nulla intimiditi gli espongono le loro perplessità e richieste per non far morire questo partito. I ragazzi sanno di essere forti sul territorio e sanno che è questo il valoro aggiunto, gli chiedono di valorizzare questo, di valorizzarli. Ascolta tutti Berlusconi, anche se il tempo previsto per la manifestazione è sforato da più di un’ora. Non solo li ascolta ma ribadisce loro che sono e saranno il futuro, saranno loro a rilanciare e riportare questo partito alle vecchie percentuali, quelle che permisero a Forza Italia di diventare il primo partito nel Paese.
Ora spazio alla campagna referendaria “Brunetta dice che il mio impegno diretto per il no potrebbe portare 4-5 punti percentuali alla nostra causa, beh..io credo anche qualcosa di più”
Nel momento dei saluti Sestino Giacomoni ringrazia i ragazzi per aver partecipato con delegazioni da tutte le regioni d’Italia (a loro spese) all’iniziativa affermando di essere certo che avrebbero fatto tesoro di quello che il Presidente in quelle ore aveva condiviso con loro. Berlusconi sorride “Be’ si…due tre barzellette se le ricorderanno”.
L’incontro col movimento giovanile termina cosi, con il sorriso e la soddisfazione dei giovani che prima di rientrare si concedono tutti una foto con il loro paziente leader che per un giorno ha fatto saltare i programmi. Forse questa volta si ripartirà davvero dai giovani.
È la speranza di tanti.