Referendum, il cardinal Turkson: "L'acqua sia pubblica"

CITTA’ DEL VATICANO – La gestione dell’acqua ”deve essere un servizio che il governo rende ai suoi cittadini”. Lo ha detto all’ANSA il Cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e Pace, a margine di una conferenza stampa presso lo stesso dicastero.

”Il governo prende dai cittadini le tasse – ha specificato Turkson – e deve quindi offrire ai cittadini dei servizi, incluso il servizio dell’acqua potabile, perché da un lato ci vuole senz’altro un sistema che funzioni e che adotti le tecnologie più evolute, anche a livello idrico, ma dall’altro non dobbiamo dimenticare il fatto che se esiste un governo è per assicurare il bene comune ai suoi cittadini”.

Presentando alla stampa il convegno ”Executive Summit on Ethics for the Business World” che si svolgera’ in Vaticano dal 16 giugno prossimo, il presidente di Giustizia e Pace ha affermato che ”i grandi richiami alla responsabilita’ sociale chiedono che le imprese siano organizzate e gestite non solo dal punto di vista meramente economico o tecnico, ma anche dal punto di vista umano e in particolare della risposta ai nuovi bisogni, legati a beni collettivi fondamentali come l’acqua e lo sviluppo qualitativo”.

Parlando con l’ANSA a margine della conferenza stampa, alla richiesta di una precisazione sulla dimensione etica della gestione privatistica dell’acqua, il card. Turkson ha risposto: ”Non si puo’ contare solo sul profitto”. Il porporato ha portato quindi l’esempio del suo paese, il Ghana. ”Qui il governo – ha spiegato – ha deciso di privatizzare l’acqua con l’argomentazione che grazie alla privatizzazione c’e’ una compagnia in grado di realizzare le dighe e purificare l’acqua, ma dall’altra parte i cittadini devono pagare per questo servizio. La stessa cosa e’ avvenuta con l’energia elettrica”.

Il cardinal Turkson ha quindi ribadito che la gestione dell’acqua ”deve essere un servizio che il governo rende ai suoi cittadini e anche se privatizzato deve essere fortemente sovvenzionato perche’ se uno deve pagare cio’ che costa per produrre l’acqua, che cosa succede se non riesce a pagare? Che cosa vuol dire che non prende piu’ l’acqua? A che cosa serve allora il governo per i cittadini?”.

”Il governo prende dai cittadini le tasse – ha concluso – e deve quindi offrire ai cittadini dei servizi, incluso il servizio dell’acqua potabile, perché da un lato ci vuole senz’altro un sistema che funzioni e che adotti le tecnologie più evolute, anche a livello idrico, ma dall’altro non dobbiamo dimenticare il fatto che se esiste un governo è per assicurare il bene comune ai suoi cittadini”.

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Maria Elena Perrero