Mentre il primo quesito propone l’abrogazione in blocco del’Porcellum’, il secondo persegue lo stesso risultato con singole amputazioni della normativa attuale. L’obiettivo è comunque tornare alla legge precedente, cioè al ‘Mattarellum’, che nel 1993 introdusse al posto della disciplina precedente (di tipo proporzionale), un sistema misto, in base al quale i seggi di Camera e Senato erano assegnati per il 75% mediante l’elezione di candidati in altrettanti collegi uninominali, e per il restante 25% con metodo proporzionale.
Finora la Consulta ha sempre escluso che l’abrogazione di una legge facesse ritornare norme precedenti. Dunque i quesiti potrebbero essere dichiarati inammissibili, se rispettasse il precedenti. Nei giorni scorsi i quotidiani Repubblica e Corriere della Sera avevano avanzato l’ipotesi del rischio bocciatura, vista l’indecisione di quattro giudici, il sì di 5 e il no di 6.