I tre referendum sulla legge elettorale sono falliti ma quel che sta fallendo è l’istituto stesso del referendum. Il quorum, cioè il 50 per cento più uno degli elettori che esprimono un Sì o un No, non solo non è stato raggiunto ma neanche un quarto degli aventi diritto al voto si è sentito chiamato in causa ed è andato al seggio.
È un colpo pesantissimo allo stesso strumento referendario. L’ultimo, il più grave, di una serie ormai lunga. È la riprova che il referendum può essere promosso e indetto solo per grandi questioni che coinvolgano la vita concreta e immediata dei cittadini. Altrimenti lo si sottopone ad usura e, letteralmente, lo si consuma.