Referendum: la Consulta riunita, sarà “Porcellum aeternum”?

ROMA – La decisione della Corte Costituzionale sull’ammissibilità del referendum sulla legge elettorale si attende oggi giovedì 12 gennaio. La Consulta è già riunita per pronunciarsi.  I giudici devono decidere sull’ammissibilità, o meno, dei quesiti referendari che puntano ad abrogare o modificare in parte il “Porcellum”, la riforma scritta dall’ex ministro Calderoli e introdotta dal governo Berlusconi nel 2005.

Sono stati quindi troppo ottimisti i pronostici che preannunciavano una decisione già mercoledì sera. I quesiti verrano ammessi o no? Se la Corte dovesse dare il via libera si voterà a giugno, un voto che per i partiti sarà comunque un colpo in grado di cambiare gli equilibri. Se non ci fosse stato il governo Monti una decisione del genere avrebbe potuto avere come conseguenza le elezioni anticipate.

Improbabile ipotizzare ora uno scioglimento delle Camere, vista la crisi economica, ma comunque i partiti saranno messi alla prova: riusciranno o no a fare la riforma elettorale e modificare degnamente il Porcellum?

Ma c’è anche un’altra opzione, che alla vigilia sembrerebbe la più probabile, ossia che i quesiti verranno bocciati dai giudici della Corte Costituzionale. In questo modo, di fatto, si rischia il “Porcellum aeternum”. Ovvero si va al voto nel 2013 ma il rischio è che i partiti tirino per le lunghe sul dibattito sulla riforma della legge elettorale e le prossime politiche potrebbero quindi vedere ancora in vigore il Porcellum. Il sistema proporzionale, infatti, non è gradito a partiti di peso come Lega e Idv, che perderebbero potere. Ma il maggioritario non lo vogliono i grandi partiti perché dovrebbero cedere voti ai “piccoli”.

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Alessandro Avico