Prostitute, viaggi esclusivi, ristrutturazioni, assunzioni pilotate, orologi preziosi: in tutto 1 milione di euro. Secondo i pubblici ministeri dell’inchiesta Grandi Eventi era questa la cifra in mano alla cricca di Diego Anemone per “ungere” i potenti: queste le vere e proprie tangenti utilizzate per ottenere appalti su appalti.
Dalle indagini emerge che la Cobar, l’impresa che insieme a un’altra società di Anemone riceve l’ppalto per i lavori al teatro San Carlo di Napoli e il restauro del museo di Reggio Calabria, dal dicembre 2009 assume Valentina Sciarra, figlia di Maria Pia Pallavicini, direttore dell’Edilizia statale al ministero delle Infrastrutture.
Voce impegnativa nel bilancio della cricca è quella costituita dalle cene. Lo scorso 20 novembre al Bolognese di Roma, ristorante esclusivo, siedono Balducci, Della Giovampaola, Piscicelli e De Santis: totale 1870 euro.
Nel “sistema” non possono mancare le ragazze. In un’ informativa dei carabinieri del 2009 si legge: “L’ingegner De Santis in almeno tre circostanze, una delle quali insieme all’ingegner Mauro Della Giovampaola, ha usufruito di prestazioni sessuali da parte di donne messe a disposizione e pagate da Simone Rossetti su incarico di Diego Anemone”.
Intanto il ministro Altero Matteoli risponde alle accuse: solo ieri era stata diffusa la notizia di un suo incontro con l’imprenditore Riccardo Fusi all’Harry’s bar di Roma, per decidere l’appalto della scuola marescialli di Firenze. “Sono sereno — dice Matteoli — non ho ricevuto un avviso di garanzia. Ho completa fiducia nella magistratura, e il fatto che io riceva qualcuno alla presenza di un funzionario è il mio modo di lavorare. Quando viene un imprenditore non lo ricevo mai da solo ma alla presenza di collaboratori”.