Gli italiani, in massa, si astengono dal voto ma il primato va ad un paesino calabrese i cui cittadini hanno proprio fatto lo sciopero del voto. E’ riuscito lo sciopero del voto proclamato a Bocchigliero, piccolo centro dell’entroterra cosentino, proclamato per protestare contro lo Stato che avrebbe abbandonato le realtà interne del paese.
Già dopo i dati sull’affluenza di ieri, si era capito che la protesta sarebbe riuscita, ma la conferma è giunta oggi a conclusione del voto. A Bocchigliero, infatti, sono 74 persone, 49 uomini 25 donne, sono andati a votare su un totale di aventi diritto di 2.594, per una percentuale di appena il 2.85%. Secondo gli abitanti di Bocchigliero, lo Stato li ha abbandonati, in particolare rappresentanti istituzionali e politici, perché sono state fatte in passato promesse di aiuto che sono rimaste puntualmente inevase.
L’astensione dal voto, dunque, non è stata una protesta contro il Comune. Anzi. Lo stesso sindaco, Luigi De Vincenti, vi ha aderito. “Qua – ha detto il sindaco – non c’é più niente”. Gli abitanti del paese contestano anche il numero degli aventi diritto. Secondo loro e secondo De Vincenti, infatti, gli abitanti del piccolo centro non sono più di 1.500 a causa della forte emigrazione dovuta alla mancanza di prospettive.