«Candidare Emma Bonino è eutanasia di un partito». Rimane alta la tensione nel Pd sullo scoglio regionali nel Lazio. A parlare è la teodem Paola Binetti che, dopo aver annuniciato la sua possibile fuoriuscita dal partito, torna all’attacco e ribadisce il concetto arrivando a dire che farà campagna elettorale contro Emma Bonino.
«Voglio sentirmelo dire da Bersani – dice Binetti in un’intervista al Corriere della Sera – deve dire a tutto il Paese che il Pd si allontana dalla dimensione cattolica e va verso il radicalismo di massa».
Non tutto è perduto, secondo la Binetti, che aggiunge: «se l’avventura della Bonino è marginale, c’è ancora una speranza di stare nel Pd con coerenza», altrimenti l’unica soluzione è lasciare. L’approdo della Binetti potrebbe essere l’Api di Rutelli, «Francesco mi prenderebbe al cento per cento» o l’Udc di Casini. La decisione della deputata Pd non è frutto di un risentimento per la Bonino, «è al partito – dice – che chiedo il conto. Lei è brava e non mi inganna, perché io la combatto da una vita. Quando lei si batteva per il divorzio, io lottavo contro e così sull’aborto».
Riguardo alla candidata del Pdl Renata Polverini, la deputata del Pdl la giudica «senz’altro interessante. Il gioco al massacro del quotidiano “Europa” (organo del Pd, ndr) – sostiene – conferma che la temono. La conosco poco ma l’apprezzo». Binetti non esclude di poter dare il proprio voto proprio alla Polverini. «Vedremo – afferma – Come si dice, nel segreto dell’urna…». E alla domanda se farà campagna contro la Bonino in Vaticano e dintorni risponde: «Secondo lei, cosa sto facendo?».