Regionali Lombardia: Formigoni riconfermato, boom della Lega

Roberto Formigoni si riconferma alla presidenza della regione Lombardia. Il centrodestra è quindi riuscito a vincere nonostante il caos liste, l’arresto di Prosperini per tangenti, i fatti di via Padova a Milano.

Formigoni vince con il 56,1% contro il 32,1% di Filippo Penati e il 4,7% di Savino Pezzotta.

La vera vittoria però è quella della Lega che, pur non superando il Pdl come a più riprese pronosticato da Bossi, ha ottenuto il 26,5% delle preferenze. Un risultato eccezionale che modificherà gli assetti, gli equilibri e le politiche non solo regionali ma anche nazionali.

La novità di queste elezioni in Lombardia è stata inoltre la corsa in solitario dell’Udc che ha candidato l’ex segretario della Cisl Savino Pezzotta.

Alcuni voti al centrosinistra sono stati rosicchiati dal candidato della Federazione della sinistra, Vittorio Agnoletto e quello della lista Grillo, Vito Claudio Crimi, il primo al 2,3% e il secondo al 3%.

I problemi della Regione sono: disoccupazione, criminalità e questione morale.

La Lombardia è considerata la più virtuosa tra le regioni italiane. E’ l’unica ad esempio che nell’ultimo quinquennio in campo sanitario è progredita sia sul versante soggettivo (soddisfazione dei pazienti) che su quello oggettivo (capacità di attrarre pazienti da altre regioni). Se rimane una regione-Eden, è pur vero che la Lombardia è stata colpita discretamente dalla crisi economica. E il 3,5% della sua popolazione soffre gli effetti della congiuntura.

Altro problema è quello della legalità e della trasparenza all’interno delle amministrazioni pubbliche, dopo il caso delle tangenti dell’ex assessore al Turismo, Piergianni Prosperini. C’è inoltre un’emergenza sicurezza, emersa dopo i fatti di via Padova a Milano, dove l’omicidio di un egiziano ha dato il via a una vera e propria faida di quartiere.

Scheda della regione. Le elezioni regionali del 2005 in Lombardia avevano visto riconfermato come presidente Roberto Formigoni, in carica dal 1995. Quest’anno il governatore uscente si è nuovamente candidato con l’appoggio di Pdl e Lega. A contrapporsi alla sua corsa il centrosinistra ha schierato un bersaniano doc come Filippo Penati, e l’Udc l’ex sindacalista Savino Pezzotta.

A creare più di un problema al centrodestra e a Formigoni in persona è stato l’arresto in dicembre, in diretta televisiva, dell’ex assessore al Turismo della Regione Lombardia e “baluardo della cristianità” Piergianni Prosperini, accusato di essersi intascato una tangente da 230 mila euro per favorire l’appalto di una campagna pubblicitaria sul turismo in Lombardia.

La campagna elettorale del centrodestra è stata però infuocata dal caos liste e dal braccio di ferro con la Lega. Alla fine, dopo il decreto “salvaliste” varato dal governo, il listino di Formigoni ce l’ha fatta e il Tar lombardo l’ha riammesso alle elezioni. Quello che non si è risolto, invece, è stato lo scontro con il Carroccio.

Anche in Lombardia, infine, il Pdl ha deciso di candidare una ragazza con un passato nel mondo dello spettacolo. Nel listino di Formigoni, quello al centro del caos liste, è stata infatti inserita Nicole Minetti, igenista dentale ricordata per comparsate da valletta in Colorado Caffè e prima ancora in Scorie.

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luiss_vcontursi