«Rispetto la scelta di Casini di alleanze variabili nelle regioni, ma in due casi non la condivido: non si può schierare con la destra in Campania e nel Lazio». Lo afferma Francesco Rutelli intervistato dalla “Stampa”.
Al leader dell’Api non sarebbe dispiaciuto, nel Lazio, scegliere Renata Polverini, «ma solo se invece di essere la candidata del Pdl avesse accettato di fare un’operazione civica, proponendo una giunta istituzionale bipartisan – dice – per risolvere problemi incancreniti da dieci anni», come sanità, opere pubbliche, rifiuti.
Netto “no” sulla Bonino, candidata del Pd: per Rutelli è «inconcepibile» che si candidi anche a consigliere regionale in Lombardia. Un fatto che per l’ex vicepremier denota la «priorità» data dai radicali al «conteggio dei voti, più che a concorrere al governo di un territorio». E poi, aggiunge, «la sua lettura del mondo cattolico è obsoleta».
Nel Lazio Rutelli annuncia che Api presenterà la sua candidatura e «non esclude» che si tratti di Linda Lanzillotta. In Piemonte, prosegue, «faremo una lista insieme all’Udc, a fianco della Bresso. Nelle altre regioni andremo col centrosinistra, ma solo se i programmi ci convinceranno».
Alleanza per l’Italia, conclude Rutelli, non sarà «un refugium peccatorum che accoglie scontenti e transfughi, ma attirerà chi crede in un progetto politico che convergerà con l’Udc, per formare una nuova forza che punti al 15%».