Se verrà eletto governatore del Veneto, Luca Zaia “taglierà” un po’ di “poltrone”. E’ lo stesso ministro dell’Agricoltura ad annunciarlo in un’intervista al Corriere della Sera: «Il mio primo obiettivo? Scollare i culi dalle sedie».
L’esponente leghista mette tra i suoi «primi doveri il porre fine alle rendite di posizione». Poi, respinge le accuse di chi gli imputa una candidatura frutto della partitocrazia: «Credo sia la stessissima partitocrazia a cui si rivolgeva Galan quando aveva qualche problema. Chiamava Arcore o altrove. Mai un prefisso del Veneto. Poco ma sicuro».
Zaia si dice cosciente di poter rappresentare un’ottima vetrina nazionale per un governo locale guidato dalla Lega nord e assicura: «Non stanno calando i barbari. Siamo gli stessi che governano a Roma e che in Veneto sono pilastri della maggioranza».
Il primo intervento? «Per il Veneto – sottolinea – è indispensabile recuperare il tempo perduto sulle infrastrutture», a partire dalla Tav.