ROMA – Otto monogruppi alla Regione Lazio: dovevano essere cancellati, probabilmente invece finiranno la legislatura. I monogruppi sono i gruppi consiliari formati da un solo consigliere: ma hanno comunque diritto ai benefit che spettano agli altri gruppi. Il presidente di ogni gruppo (in questo caso l’unico componente) ha diritto a ufficio, auto di servizio, telefonino, sette collaboratori e un’indennità di 891 euro al mese.
Il 16 novembre il consiglio regionale del Lazio aveva approvato un provvedimento che avrebbe dovuto eliminare i monogruppi: avrebbe perché, guardando le eccezioni, i monogruppi con ogni probabilità si “salveranno”. Infatti, spiega Sergio Rizzo sul Corriere della Sera, la regola non vale per le liste che si sono presentate alle elezioni (ad esempio Verdi e Lista civica cittadini): e così se ne salverebbero cinque. Inoltre il gruppo sarebbe sciolto se nel corso della legislatura si riducesse a u numero inferiore a tre: cosa impossibile, fa notare Rizzo, dal momento che sono gruppi di numero già inferiore.
Tra i monogruppi laziali, c’è da segnalare quello fondato da Olimpia Tarzia (Per, ovvero Politica, etica, responsabilità) oppure il monogruppo misto presieduto da Antonio Paris.
E come se non bastasse, conclude Rizzo, il 2 novembre è stata chiesta un’integrazione di 2,5 milioni di euro per le spese legate ai gruppi consiliari.