Ricerche sulla “Albania veneta”, catalogazioni di cannoni: le “spese pazze” della giunta Zaia

Un documentario sull’Albania veneta, una ricerca sui veneti nell’Impero Ottomano. Sono tante le spese “fantasiose” finanziate dalla Regione Veneto e descritte da Alda Vanzan in un articolo pubblicato sul Gazzettino. Per tre di queste, in particolare, la giunta di Luca Zaia ha stanziato in totale 70 mila euro.

La prima richiesta avanzata alle casse regionali è stata dell’Università di Cipro in merito alla ricerca “La presenza dei Veneziani nella Cipro ottomana: aspetti della vita materiale e sociale durante il XVIII secolo, attraverso gli oggetti della vita quotidiana”. Il progetto, “per la sua particolare valenza”, era già stato segnalato alla Regione Veneto dall’ambasciatore d’Italia a Cipro, con nota del 15 aprile. Sette mesi dopo, lo scorso 16 novembre, la Regione ha deciso di concedere il richiesto “sostegno”: 15.000 (quindicimila) euro di contributo a favore dell’Università cipriota, con sede a Nicosia, per la ricerca che si propone di “illustrare, attraverso la selezione di materiale archivistico inedito del Consolato Veneto del Regno di Cipro, conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia, la situazione economica, sociale e politica della comunità veneta di Larnaca, il più importante porto di Cipro, durante il XVIII secolo”.

Sempre il 16 novembre, ha proseguito la Vanzan, “la giunta ha proposto e ottenuto di affidare a un giornalista l’incarico – per 24 mila euro, Iva inclusa – per realizzare un documentario di 40 minuti dal titolo “Sulle Antiche Rotte della Serenissima: l’Albania Veneta”, e affidato al giornalista Luigi Gandi.

La giunta di Zaia ha accolto la proposta, come sottolineato dalla Vanzan: “Gandi già aveva fatto un dvd sugli interventi realizzati dalla Regione Veneto in Istria e in Dalmazia e duemila copie di quel dvd furono acquistate dalla stessa Regione nel 2008 e nel 2009. E poi c’era stato “Il Golfo di Venezia”, “altro lavoro di assoluta pregevolezza tecnica e documentale realizzato dal dott. Gandi”.

Il terzo finanziamento riguarda addirittura i cannoni della Serenissima: “31 mila euro all’Università Ca’ Foscari di Venezia, il cui Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente lo scorso 20 marzo aveva chiesto il sostegno della Regione per il progetto di ricerca “I cannoni della Serenissima. Catalogazione, studio e pubblicazione delle artiglierie di produzione veneziana conservate nel Mediterraneo orientale”.

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Alberto Francavilla