
Zona gialla rafforzata 7 e 8 gennaio, ecco cosa di può fare e cosa no (foto Ansa)
Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria il 6 dicembre passeranno da area arancione ad area gialla. Lo prevede uan delle 3 nuove ordinanze firmate dal ministro Speranza.
Speranza firmerà sulla base dei dati della Cabina di Regia tenutasi oggi, venerdì 4 dicembre. Le ordinanze saranno in vigore dal 6 dicembre.
Inoltre sono rinnovate le misure restrittive vigenti relative alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Piemonte e Lombardia restano arancioni come dalla scorsa settimana. In fascia arancione restano anche Calabria e Basilicata.
L’Abruzzo rimane in fascia rossa. Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione.
Marche, governatore Acquaroli: “No assembramenti”
Le Marche tornano ‘zona gialla’ da domenica 6 dicembre, dopo oltre 20 giorni in ‘arancione’. L’annuncio, nel pomeriggio, del presidente della Regione Francesco Acquaroli: “Finalmente è arrivata la conferma che tutti aspettavamo”.
La soddisfazione per questa notizia, ammonisce però il governatore, “non deve essere considerata come esenzione da ogni responsabilità”.
Il virus “continua a circolare e ogni giorno registriamo un numero di positivi ancora cospicuo”. Per questo Acquaroli invita i cittadini, se non necessario a “evitare luoghi di potenziale affollamento” all’impegno “massimo per far sì che la nostra regione resti stabilmente in fascia gialla”: “il colore della nostra regione è nelle vostre mani. Vi prego di aiutarci!“. La cautela del governatore parte dai dati dei contagi non entusiasmanti.
Friuli Venezia-Giulia, governatore Fedriga: “Ordinanza anti assembramento”
“Emanerò un’ordinanza per evitare possibili rischi di assembramento nella vita quotidiana”. A dirlo è il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ai microfoni di Radio Radio: “Probabilmente – ha spiegato Fedriga, anticipando i contenuti del provvedimento – diremo che dalle 10 alle 11 di mattina la consumazione nei ristoranti e nei bar può avvenire solo seduti e metteremo un ingresso maggiormente scaglionato all’interno dei negozi”.
Inoltre, ha aggiunto, “raccomanderemo di non recarsi in abitazioni di persone non conviventi”, perché “proprio all’interno delle abitazioni, dove c’è una maggior rilassatezza e maggior vicinanza, c’è più rischio”.
In generale, ha concluso, “cerchiamo di abbassare i toni e di essere alleati” per far fronte al virus.
Basilicata diventa arancione. Il presidente Vito Bardi non ci sta: “Meritiamo la zona gialla”
La Basilicata resta arancione, ma il presidente della Regione, Vito Bardi, non ci sta: “Meritiamo la zona gialla”.
La Basilicata non ha cambiando “zona”, rimanendo in quella arancione, nella quale era entrata lo scorso 11 novembre. Il governatore ha affidato a un comunicato stampa tutta la sua delusione per la decisione del Ministro e per la classificazione data dall’algoritmo: “Il nostro Rt – ha sottolineato il governatore di centrodestra – è a 0,86, in forte calo rispetto alle settimane precedenti (sette giorni fa era 1,22) e comunque al di sotto della media nazionale”.
“Mi chiedo, e mi unisco ai colleghi Governatori che già – ha evidenziato Bardi – hanno espresso perplessità in merito, perché essere schiavi di un algoritmo che sembra non tenere conto dei progressi raggiunti, dei sacrifici dei cittadini e dello stato dei territori. I lucani anche in questa seconda ondata hanno risposto in maniera esemplare rispettando le regole e la Regione e gli enti locali hanno fatto la loro parte in maniera efficace” (fonte: Ansa).
