ROMA – Renata Polverini ha raccontato almeno 3 bugie, scrivono Paolo Boccacci e Carlo Bonini su Repubblica. La prima riguarda la gestione dei fondi, di cui ha dichiarato di non essersi occupata. La seconda sul controllo delle spese del Pdl Lazio di cui lei non avrebbe saputo nulla. La Terza riguarda invece la trasparenza: la Polverini aveva annunciato che i conti sarebbero stati pubblicati in due ore. Repubblica sottolinea perรฒ che dall’annuncio la prima pubblicazione, e parziale, dei conti sia avvenuta 7 giorni dopo. Boccacci e Bonini presentano le loro prove sul quotidiano e scrivono che, dal loro punto di vista, la Polverini รจ “complice e non vittima”.
GESTIONE FONDI – La Polverini ha detto: “La Giunta ha solo stanziato 35 milioni per il finanziamento del Consiglio. E comunque ho chiesto piรน volte al Presidente dellโAssemblea regionale Mario Abbruzzese che avviasse una spending review. Gli ho inviatoย lettere molto dure”.
Ma Bobbacci e Bonini scrivono sul quotidiano che vi sono almeno 7 circostanze che smentirebbero questa dichiarazione:
“Tra il 2010 e il 2011, lโufficio di Presidenza del Consiglio regionale corregge infatti, con cinque successive delibere, le iniziali dotazioni di bilancio (1 milione) destinate al finanziamento dei gruppi gonfiandole prima di 5 milioni e 400 mila euro, quindi di 3, ancora di 3 e infine di 2 milioni e 700 mila. Sono provvedimenti presi con il voto unanime dellโufficio di Presidenza in cui siedono i rappresentanti di maggioranza e opposizione. Dunque, anche con il voto della โLista Polveriniโ, di cui la governatrice, per altro, รจ consigliere eletto. Ma non basta. Quelle delibere, per ottenere ciรฒ che chiedono, devono necessariamente passare per uno stanziamento di denaro da parte della giunta. Che infatti arriva nel 2011. Anche qui, con due delibere (febbraio e dicembre 2011) firmate da Luca Fegatelli, direttore del Dipartimento istituzionale e territorio, ufficio alle dirette dipendenze della Polverini.
Ora, se la Polverini dice il vero, dobbiamo immaginare un Abruzzese frenato da quelle โdure lettereโ in cui gli si chiede di chiudere i cordoni della borsa. Peccato che, nellโanno in corso โ 2012 โ non solo la dotazione dei fondi ai gruppi non venga ridotta, ma, al contrario, cresca ancora. Con il placet della Giunta e della Lista Polverini che, come candidamente ammette il suo capogruppo Mario Brozzi, al luglio scorso, si รจ giร visto accreditare 2 milioni e 200 mila euro”.
CONTROLLO SPESE DEL PDL – “Ragazzi, ragazzi, dovete studiare. Non รจ compito nรฉ mio, nรฉ della Giunta sapere come quei fondi venivano spesi”. Queste le repliche della Polverini a chi le ha chiesto come fosse possibile che ignorasse come il modo in cui il Pdl Lazio spendeva il denaro pubblico.
Anche in questo caso Repubblica afferma che la dimissionaria governatrice della Regione Lazio abbia mentito:
“Vittima della sua foga assertiva, la Polverini inciampa in un argomento logico, prima ancora che in unโobiezione fattuale. Se non sapeva, se non era suo compito non diciamo controllare, ma almeno informarsi, non si capisce allora perchรฉ avesse scritto quelle ยซdure lettereยป ad Abruzzese. Ma, soprattutto, non si capisce perchรฉ abbia memoria solo delle lettere che ha spedito e non di quelle che ha ricevuto. Come quella del 18 luglio scorso a firma Franco Fiorito (oraย agli atti dellโinchiesta della Procura).
Una paginetta senza perifrasi cui lโex governatrice non diede mai risposta e in cui si legge: ยซSollecitato da alcuni zelanti colleghi ho proceduto ad una serie di controlli su documenti giustificativi delle spese effettuate per il mantenimento del rapporto con gli elettori. Trovando una situazione assolutamente insostenibile, con assenza totale di documenti in alcuni casi e con giustificazioni, diciamo cosรฌ, da approfondire, eccessivamente generiche e prive di riscontri effettivi (โฆ) Come certo concorderร , รจ impossibile tollerare. E per questo, per i casi piรน evidenti, attendo risposta, in assenza della quale agirรฒ, ove necessario, a mia e nostra tutela, secondo quanto previsto dalla leggeยป”.
TRASPARENZA – “Non ho nulla da nascondere”. La Polverini lo ripete da 14 giorni, scrive Repubblica, e per questo lunedรฌ 17 settembre a annunciato che “entro due ore” avrebbe pubblicato online i conti della sua lista.
Anche in questo caso Boccacci e Bonanni scrivono che l’ex governatrice del Lazio รจ stata smentita dalle sue stesse azioni:
“Lunedรฌ 17 settembre, quando la tempesta perfetta sta per inghiottire la Pisana, uscendo a passo svelto da casa, ammansisce chi prova a farle delle domande con lโannuncio che, di lรฌ ยซa due oreยป i conti della sua lista saranno on-line. A disposizione dei cittadini. Le 2 ore diventano 7 giorni e solo domenica scorsa appaiono 3 file sul sito del Gruppo. Alcune voci appaiono incongrue, come, per dirne alcune, i costi sostenuti per i manifesti (886 mila euro), quello per ยซpasti in ristoranti e barยป (poco meno di 200 mila euro). ร ancora Brozzi a rassicurare che ยซรจ tutto in regolaยป. Che ยซnon cโรจ una sola spesa ingiustificata o ingiustificabile ยป.Affermazioni a cui ieri, lโEspresso, con un documentato servizio sul suo sito, fa le bucce.
Per scoprire che anche quella mossa di apparente trasparenza รจ solo ยซunโultima furbataยป. ยซQuanto pubblicato on-line dalla Polverini documenta solo la metร delle spese sostenute dalla lista nel 2011ยป. E anche in quel modesto scatafascio cโรจ di che interrogarsi. Per dirne un paio, fondi destinati a bocciofile con sede a Novi Sad e contributi al consigliere Pdl Andrea Bernaudo, quello cui Fiorito pagava le ostriche con soldi nostri”.
