ROMA – “Beppe Grillo fa i dibattiti in streaming ma poi va ad incontrare i leader populisti di nascosto”: il leader del Movimento 5 stelle resta il convitato di pietra alla direzione nazionale del Pd a largo del Nazareno, a Roma. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, festeggia il suo 40% e critica l’unico vero rivale di questo voto europeo e amministrativo.
“In streaming si fanno i dibattiti, a trovare i leader populisti inglesi si va di nascosto”,
dice commentando l’incontro del leader M5s con il capo dello Ukip inglese, Nigel Farage.
Difende invece i colleghi di partito accusati di saltare sul carro del vincitore:
“Il risultato delle elezioni europee non è solo per il Pd o per il suo leader, è il voto degli italiani per l’Italia. Ma dobbiamo parlare un linguaggio di verità: il 40% è un accidente della storia, un colpo di fortuna o un obiettivo stabile? Dobbiamo definire se questo obiettivo vogliamo considerarlo come casa nostra, se vogliamo metterci la residenza o limitarci a vivere l’istante. Il Pd è primo partito in Europa e ha una responsabilità che giudico naturale venga colta in pieno e non immiserita negli scontri interni. Trovo allucinanti le polemiche per la foto di gruppo: non c’è nessun salto sul carro ma un partito che è convinto di poter discutere al proprio interno con serenità. Ha vinto il Pd”.
Il premier annuncia un giugno “cruciale” per le riforme, in particolare quelle della Pubblica Amministrazione e della giustizia, la nuova legge elettorale entro l’estate, l’accordo tra Alitalia ed Etihad entro “poche ore” e una nuova spinta a livello di Unione Europea, soprattutto da quando, a luglio, inizierà il semestre a guida italiana.
Allo stesso tempo chiede che l‘assemblea nazionale del 14 giugno sia
“l’occasione per una ripartenza, un nuovo inizio insieme. Il Pd non può essere una sommatoria di correnti o il modo di ricordare quello che è accaduto al congresso. Non interessa a nessuno”.