
ROMA – “Destra e sinistra – dice il premier Matteo Renzi in un colloquio con Federico Geremicca della Stampa – hanno passato lโultimo anno ad assaltare il governo con ogni tono e ogni mezzo. Non ce lโhanno fatta: e dunque oggi indietreggiano, serrano le file e si riorganizzano”.
Dunque: una “cosa rossa” che nasce a sinistra del Pd ed una “cosa verde-tricolore” che sembra poter cambiare i connotati del centrodestra. Quanto teme queste novitร Matteo Renzi? “Mettiamo le cose nel loro ordine, intanto, per capire con che cosa abbiamo a che fare. Di fronte cโรจ, prima di tutto, una pesante sconfitta di Salvini. Mesi fa, a Ponte di Legno, lanciรฒ il blocca Italia: il 6, il 7 e lโ8 novembre – disse – bloccheremo il Paese contro il governo. Sto monitorando quel che accade in giro per lโItalia, e lโunico blocco di cui mi dicono – onestamente – รจ quello intorno alla scaletta degli interventi dal palco di Bologna… Lโiniziativa di Salvini รจ fallita. Ed รจ fallita perchรฉ la parola dโordine era sbagliata: questo Paese non va bloccato, ma spinto avanti e rilanciato”.
“Stanno tentando di risistemarsi in qualche modo – spiega Renzi – ma lโItalia moderata non seguirร Berlusconi, se lโapprodo dovesse essere la subordinazione a quelli del Carroccio. Credo che il leader di Forza Italia stia cercando di capire quanto vale e quanto pesa nel confronto con Salvini: da quella parte รจ tutta una gara di equilibri e mosse per registrare chi รจ il piรน forte. Ma vedrete che Berlusconi capirร in fretta di aver preso una strada lungo la quale il suo elettorato non lo seguirร ”.
Salvini: “Con la sua linea xenofoba e a tratti violenta – aggiunge – รจ come se autoimponesse un tetto ai possibili consensi. La sua dimensione รจ tra il 10 e il 12 per cento, non รจ mai andata oltre e difficilmente ci andrร …”.
Sinistra italiana: “Intanto auguri: non li considero nemici del popolo – spiega il premier – come io non vorrei esser considerato un attentatore della democrazia. Sono dei nuovi competitor – dice Renzi – quindi li rispetto e non li prendo sottogamba. Detto questo, รจ evidente che anche la loro iniziativa รจ il prodotto di una sconfitta, e che quel che accade รจ una riedizione di quanto giร avvenuto in passato a sinistra, con Bertinotti prima e con Vendola poi… Certa sinistra ha passato un anno ventre a terra contro di me e contro il governo: non cโera piazza dove la Fiom non mi aspettasse per chiedere lavoro, in Parlamento hanno fatto aventini e votato contro ogni nostro provvedimento, sono stato accusato di attentare alla democrazia – e secondo alcuni ci sono stati piรน attentati che giorni di pioggia… – e hanno messo in campo uno sciopero generale come non ne facevano da anni… Quando attaccano Happy Days non lo fanno perchรฉ si sentono lontano da Fonzie, ma perchรฉ si sentono lontani dalla felicitร . Senza scomodare la costituzione americana e la filosofia politica, io invece credo che la felicitร sia lโorizzonte politico da dare agli italiani”.
“In un video in inglese che sta preparando, Padoan, fa due conti e certifica 400 mila occupati in piรน – risponde Renzi -. LโItalia รจ il Paese che sta crescendo meglio e piรน in fretta degli altri: ed ha recuperato credito e rispetto non solo sul piano dei conti economici ma anche su quello internazionale. Vorrei solo che si ricordasse dovโeravamo ancora un anno fa… Ecco perchรฉ la nascita di โSinistra italianaโ รจ la certificazione di una sconfitta: la loro. Ed รจ anche la prova del fallimento del lungo assalto teso a screditare me ed a far cadere il governo. Ora facciano come credono, ma se pensano di poter intercettare magari i delusi dal Pd, credo abbiano sbagliato i conti: il contenitore di quella delusione non sono loro, ma Grillo ed i suoi cinquestelle”.
(…)ย ร scontata, per esempio, una loro alleanza in vista delle amministrative di primavera? “Di scontato non vedo niente – avverte Renzi -. Nemmeno per quel che riguarda il voto nelle cittร . Lo dico perchรฉ vedo che a Torino avrebbero deciso di non sostenere la ricandidatura di Piero Fassino, forse il miglior sindaco italiano. E se cominciamo cosรฌ, non capisco di che alleanza stiamo parlando…”.
Matteo Renzi chiude la chiacchierata cosรฌ: “Piรน che alle amministrative, penso al referendum sulla riforma costituzionale. Manca giusto un anno. Sarร una battaglia dura perchรฉ avremo tutti contro, sia la destra che certa sinistra. Eppure sono convinto che ce la si possa fare. In ogni caso, รจ quello il mio spartiacque: se perdo, la mia corsa รจ finita. Ma questo รจ il futuro – conclude -. Per lโoggi dico: hanno tentato la spallata e hanno fallito. Siamo piรน forti che mai: e al referendum ci arriveremo con lโItalia fiduciosa, in crescita e finalmente di nuovo in moto…”.
