
ROMA – Ripresa che non c’รจ, mezzo 2014 fermi, anzi, in recessione. Ma nonostante la batosta subita, con il Pil in calo dello 0,2%, il premier Matteo Renzi fa sapere che la linea non si cambia. “Il calo del Pil non va letto come una bocciatura, e bisognerร lavorare di piรน, trasformando questo numero in occasione per accelerare sulle riforme”, spiega Renzi in un’intervista al Messaggero. Non solo, Renzi dice anche che questo dato negativo se lo aspettava, e per questo non c’รจ da preoccuparsi, “accuso il colpo ma ripeto, non mi sento bocciato”. Il premier aggiunge poi che “gli italiani possono anche smettere di fidarsi dell’ esecutivo, ma quello di cui non possono accusarci รจ la mancanza di chiarezza”.
Ma come fare per vedere anche solo dei tenui segnali di ripresa? Renzi ha una scommessa, anzi piรน di una:
“La scommessa รจ: cambiare le regole del gioco, Costituzione e legge elettorale. Avere un profilo piรน marcatamente mediterraneo e africano nella politica estera. Un grande investimento su cultura ed educazione. E un’operazione sulla spending. Con questi cinque punti la politica torna ad essere degna di questo nome”.
E il “patto” con Berlusconi? “Non รจ ipotizzabile che Forza Italia possa sostenere anche dei provvedimenti economici del governo”, spiega Renzi. Ma il grande fatto politico รจ che le riforme istituzionali si fanno insieme. E non รจ in discussione neppure un’ ipotesi di appoggio esterno: “L’operazione regole ha senso proprio nel momento in cui ci riconosciamo avversari politici”.
Privatizzazioni sรฌ, ma non svendere. “Avanti con le privatizzazioni, ma non con l’ansia di chi ha bisogno di realizzare – spiega ancora Renzi – questo non รจ il momento di svendere”. “Si cominci dalle municipalizzate, multiutility, alcune funzionano e altre no”. E “iniziamo a disboscare la giungla di partecipate, di poltrone, dicendo ai sindaci: noi vi diamo gli incentivi, ma voi mettete insieme le aziende”.
