Renzi: Tetto 3mila euro resta, pronto a fiducia. E Verdini..

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ospite di Otto e mezzo, in onda su La7

ROMA – Esclude che Denis Verdini possa entrare in maggioranza? “Ad oggi assolutamente sì”, risponde Matteo Renzi, ospite di Lilli Gruber a Otto e Mezzo, in onda su La7. Ma lascia aperto uno spiraglio che sa di contentino: “Da qui al 2018 osservo uno sfarinamento a destra che mi colpisce molto. Non so cosa accadrà perché negli ultimi due anni Berlusconi e i suoi hanno cambiato idea su tutto. Ma Verdini ha compiuto un gesto di coerenza sulle riforme”.

Nel corso della trasmissione il premier affronta a 360 gradi i temi toccati dalla Legge di Stabilità. Ma sull’innalzamento del tetto al contante libero fino a 3mila euro punta i piedi: “Per me non si cambia: su questo siamo pronti anche a mettere la fiducia“. E a chi gli parla di centottanta miliardi di evasione, sbotta: “Un numero inventato di sana pianta, una roba che non esiste. L’Europa conta 120 miliardi di euro. L’Italia ne fa più dell’Europa? Non esiste”.

“Meno tasse per tutti”, scherza il premier sulla falsa riga dello slogan lanciato da Silvio Berlusconi. Ma rivendica: “Lui ha fatto lo slogan e se ne è andato, noi lo facciamo davvero”.  Quanto all’abolizione della tassa sulla casa Renzi ha ribadito di non aver mai cambiato idea, e sui castelli “mi si è illuminata la lampadina”.”Sono dieci anni che parliamo solo di Ici, Imu, Tasi, è la tassa più odiata. E non è mai stata tolta. E’ una misura di pancia? Sì. Ma non è elettorale”. Poi precisa: “In legge di Stabilità c’è una norma che impone a regioni e comuni di non alzare le tasse“. Sull’impatto che la misura avrà sui Comuni assicura: “D’accordo con l’Anci restituiremo ai comuni tutto l’equivalente dell’abolizione della Tasi”.

Quanto agli scarsi risultati della Spending Review, Renzi spiega: “I tagli alla spesa in Legge di stabilità ammontano a 6 miliardi”, un risultato quasi dimezzato rispetto al target dei 10 miliardi ma che comunque lo soddisfa. Perché, spiega, si risparmia sui dirigenti, non sui lampioni: “Facciamo un turn over molto duro nella Pubblica amministrazione, tagliamo 400 dirigenti nello stato centrale e qualche migliaio negli enti locali, che non vuol dire che li licenziamo ma poiché in Italia ce ne sono troppi, li riduciamo”, ha spiegato Renzi. “Mi hanno chiesto di tagliare l’illuminazione alla notte. Così, spegnendo i lampioni un’ora prima, dicevano, risparmiamo 80 milioni. Io ho fatto il sindaco e so che in questo modo alcune strade diventano più pericolose. Piuttosto, ho detto io, mettiamo i led, per risparmiare”.

Resta da sciogliere il nodo pensioni e della flessibilità in uscita dal lavoro: “Faremo la misura quando i numeri saranno chiari e non si ripeterà più una storia come quella degli esodati” taglia corto Renzi. “Non siamo intervenuti in legge di Stabilità per non fare pasticci”.

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Daniela Lauria