MILANO – E’ arrivato davanti alla sede della Lega di via Bellerio, a Milano, con due furgoni, per svuotare quella che prima della nuova gestione era la propria stanza: Renzo Bossi ha deciso di portarsi via anche i mobili.
Lunedì 30 luglio, intorno alle due di pomeriggio, il figlio del senatur è tornato nella sede del partito dopo mesi in cui non si era fatto vedere. Ha passato il pomeriggio a svuotare il proprio ufficio al piano terra del palazzo, a pochi metri dalla sala in cui era in corso la riunione del consiglio federale. E a fianco dell’ufficio del nuovo leader leghista, Roberto Maroni.
Sono solo un ricordo le foto che ritraggono la famiglia Bossi al completo tra gli scranni del Senato: Umberto Bossi, la moglie Manuela Marrone, il figlio Renzo e sorridente, dietro di loro, Maroni.
Insieme al “Trota” ha fatto le valigie anche il fratello Riccardo Bossi, che in via Bellerio aveva un ufficio per le proprie attività sportive-automobilistiche.
Sia Renzo sia Riccardo sono coinvolti nello scandalo sui rimborsi elettorali del movimento, per cui sono indagati insieme al padre