ROMA, 16 SET – ''La situazione e' molto grave e preoccupante, e chiediamo al presidente e al vicepresidente del Csm di esercitare la massima vigilanza''. Cosi' in una nota congiunta i capigruppo del Pdl di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri.
La richiesta di un intervento dell'organo di autogoverno della magistratura, arriva in relazione alla pubblicazione di ''intercettazioni'' di conversazioni ''irrilevanti ai fini penali ma altamente lesive della privacy e dignita' delle persone''. Cicchitto e Gasparri sottolineano ''l'aberrante tentativo in atto di capovolgere la realta', nobilitando i comportamenti illeciti come fossero la normalita' e anzi un motivo di onore, e additando al pubblico ludibrio coloro che rispettano la legge''.
''La lettura dei giornali di oggi, e in particolare di 'Repubblica', evidenzia l'aberrante tentativo in atto di capovolgere la realta', nobilitando i comportamenti illeciti come fossero la normalita' e anzi un motivo di onore, e additando al pubblico ludibrio coloro che rispettano la legge. Secondo questa logica – sottolineano Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri – e' del tutto normale che dagli uffici giudiziari fuoriescano intercettazioni non depositate, o che conversazioni del tutto irrilevanti ai fini penali ma altamente lesive della privacy e della dignita' delle persone vengano trascritte e inserite negli atti giudiziari per assicurarne la divulgazione mediatica: cio' che e' accaduto a Napoli in queste settimane e' a tal proposito altamente eloquente''. ''Quando invece i responsabili di un'inchiesta e di un ufficio giudiziario si limitano ad applicare la legge e rispettare le regole, attenendosi al segreto d'ufficio, depositando i documenti penalmente rilevanti, subordinando il compimento di atti istruttori a verifiche e riscontri – proseguono i capigruppo Pdl – tutto questo viene bollato come qualcosa di anomalo, diventando fonte di insinuazioni, sospetti e veleni, quando non addirittura un vero e proprio capo d'accusa che oltre a scatenare processi sommari sugli organi di informazione si riverbera all'interno di organi di rango costituzionale''. ''La situazione e' molto grave e preoccupante, e chiediamo al presidente e al vicepresidente del Csm di esercitare la massima vigilanza'', concludono