ROMA – Tutte le Regioni concorrano a mettere fine all'emergenza rifiuti della Campania. E' la richiesta che Silvio Berlusconi, facendo sue le ''preoccupazioni'' di Giorgio Napolitano, fa mettere nero su bianco in una nota di palazzo Chigi. Un comunicato in cui il premier invita tutti i governatori a seguire l'esempio dei presidenti di regione che hanno gia' concesso il nulla osta per il trasferimento dei rifiuti.
Ma la richiesta, se da una lato va incontro al pressing del Colle che nel promulgare il decreto aveva chiesto all'esecutivo uno sforzo maggiore, rischia di avere come prima ricaduta politica quella di alzare ancora di piu' il livello di tensione con la Lega Nord.
Che i rapporti con il Carroccio siano orami in freddo lo dimostra anche l'assenza della solita cena del lunedi' ad Arcore, classico appuntamento tra il Cavaliere ed il Senatur. Un appuntamento che poteva essere utile ai due leader per fare il punto della situazione alla vigilia di una nuova settimana campale. Oltre al dossier rifiuti infatti i fronti 'caldi' nella maggioranza sono diversi: lo stop alle missioni militari all'estero, la manovra, i ministeri al Nord e le pensioni, solo per citarne alcuni.
Si tratta di una serie di questioni che la Lega continua a tenere al centro del tavolo, mentre la temperatura nei rapporti tra Pdl e Carroccio resta ancora altissima. E ancora oggi il ministro Roberto Calderoli riassume cosi' lo stato dell'arte: ''Minacce? Io non minaccio nessuno, ma quando dico che voleranno le sedie e' perche' o si fanno le cose o ci crolla il tetto della casa addosso e ce ne andiamo tutti a casa''.
Silvio Berlusconi, racconta chi ci ha parlato nelle ultime ore, e' rimasto malissimo per la frase pronunciata sempre da Calderoli nei giorni scorsi (''O la Lega porta risultati, o lascia Berlusconi ai suoi divertimenti'') ed e' piuttosto seccato dal fatto che il fuoco amico aperto dal Carroccio fin da Pontida offuschi l'immagine di rilancio del Pdl e del governo, dopo la nomina del giovane Angelino Alfano a capo del partito. Domani sera il neosegretario incontrera' per la prima volta i parlamentari del Pdl alla Camera (tra i temi all'ordine del giorno il 'caso' del pidiellino Alfonso Papa, coinvolto nell'affaire P4 ed il testamento biologico).
Alla riunione – che qualcuno vorrebbe preceduta da un vertice a Palazzo Grazioli – prendera' parte anche il premier, come si sottolinea negli sms inviati a tutti i parlamentari Pdl. Nelle ultime ore e' partita infatti una operazione di 'ribilanciamento' – dopo il successo ottenuto da Alfano nel giorno della sua 'investitura' – per chiarire che il Cavaliere ''continuera' ad esprimere la premiership e si concentrera' sull'azione di governo'', come spiega il capogruppo dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto.Berlusconi resta insomma l'insostituibile leader del Pdl che, per una sua generosa scelta, rinnovera' in tandem con Alfano. ''Un ticket perfetto'', chiosa Laura Ravetto.
Il Pdl di Alfano debuttera' a giorni nella kermesse di Mirabello: a fine settimana sfileranno tutti i big (a partire dal neo-segretario) nella campagna del ferrarese dove Gianfranco Fini nello scorso settembre lancio' l'opa ostile sul centrodestra (e dove si prepara a tornare con Futuro e Liberta' dal primo al 10 settembre). Intanto, quanto ai tesi rapporti con la Lega, si preferisce sottolineare che il dato essenziale e' la tenuta della maggioranza. ''Il resto e' solo folklore – garantisce il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri -. Tirano la corda perche' non hanno avuto risultati elettorali esaltanti, ma non la romperanno. Non hanno alternative all'alleanza con il Pdl per realizzare i loro obiettivi storici''.
Invece Calderoli rilancia: ''Leali, ma senza i fatti ce ne andiamo''. Il ministro spunta lo scadenzario diffuso a Pontida e annota le molte cose non ancora fatte e le questioni inevase. A partire dallo stop alle missioni. ''In Afghanistan abbiamo chiesto un ritiro graduale, o ce lo danno o non votiamo il rifinanziamento.
Troppi soldi e troppi morti''. Rilievi anche su rifiuti a Napoli, manovra, pensioni, trasferimento dei ministeri al Nord, tagli ai costi della politica, con un irridente suggerimento al premier: ''Silvio potrebbe andare in sidecar: dal predellino al carrozzino''.
