Il premier Berlusconi si era ”commosso” per le ”lamentele” che arrivavano dalla popolazione dei comuni vicini a cava Vitiello contro l’apertura della discarica, ma ”io gli ho spiegato che quel sito non poteva essere escluso, perché è stato indicato dalla legge”.
”Ho parlato 4-5 volte al giorno con Berlusconi – ha proseguito il capo della Protezione civile – per tenerlo informato sulla vicenda, lui è estremamente attento, aveva formulato riservatamente alcune idee. Io ho detto ai comitati che se il presidente non è andato a Terzigno e se Cava Vitiello non è stata cancellata la colpa è mia. Prendetevela con me, perché io – ha sottolineato – ho spiegato a Berlusconi che con l’incredibile dose di umanità che lo caratterizza si è fatto commuovere dalle lamentele, che noi potevamo fare tutto tranne che cancellarla. Altrimenti – ha aggiunto – noi dovevamo cancellare tutte le discariche previste dalla legge: o le cancelliamo tutte o nessuna, non ci sono cittadini di serie A e di serie B”.