Rifiuti a Napoli, Napolitano gela il governo: “Mai ricevuto il decreto legge” e l’Ue: “Situazione come due anni fa”

Misteri sul decreto legge rifiuti: in un comunicato il Quirinale ha fatto sapere  di non aver ricevuto il decreto legge per affrontare l’emergenza rifiuti. Nella nota si sottolinea che il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “non ha ricevuto e non ha quindi potuto esaminare, né prima né dopo la riunione del Consiglio dei Ministri di giovedì 18 novembre, il testo del decreto-legge sulla raccolta dei rifiuti e la realizzazione di termovalorizzatori in Campania, che sarebbe stato definito dal Governo”. Intanto gli ispettori dell’Ue arrivati a Napoli dicono: la situazione dei rifiuti è rimasta invariata rispetto a due anni fa.

Quirinale: mai ricevuto decreto legge sull’emergenza. “Il Capo dello Stato – dice la nota del Quirinale – si riserva pertanto ogni valutazione sui contenuti del testo quando gli verrà trasmesso”.

Il decreto legge per l’emergenza rifiuti aveva ricevuto il via libera dal Consiglio dei ministri nella riunione del 18 novembre scorso. Il testo introduceva ”misure volte ad accelerare la realizzazione di termovalorizzatori” in Campania, attribuendo al presidente della Regione Stefano Caldoro ”poteri commissariali”, così come si leggeva nel comunicato di palazzo Chigi diffuso al termine della riunione.

Il dl si propone di ”assicurare il superamento della criticità rifiuti in Campania”. Tra l’altro il decreto contiene ”la cancellazione delle discariche di Terzigno-Cava Vitiello, Andretta, Serre-Valle della Masseria”.

Per i lavoratori dei Consorzi in esubero, veniva ”autorizzato l’accesso alle procedure di mobilità presso gli impianti provinciali”. E verranno ”stanziati fondi a valere sul Fas per la copertura degli oneri per l’impiantistica e le misure di compensazione ambientale”.

Intanto Napoli restra sommersa dei rifiuti, sempre di più. Nella mattinata di lunedì 22 novembre, il giorno dell’arrivo degli ispettori della commissione Ue, lungo le strade della città, ci sono 2900 tonnellate e domani la situazione potrebbe nettamente peggiorare: se oggi non si riuscirà a conferire, si arriverà ad una quantità  di 3600 tonnellate di immondizia non raccolta.

Nel centro storico, come nei quartieri Posillipo e Chiaia, la scena non cambia: cumuli, enormi, dovunque. L’assessore all’Igiene Urbana del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, parla di una ”situazione molto, molto grave”. ”Al momento da parte degli organi preposti, vale a dire l’Asl e l’Arpac, non è pervenuta alcuna comunicazione relativa a casi di emergenza sanitaria – spiega – ma è un dato che, se non saranno previsti nuovi conferimenti, l’immondizia resterà in strada”.

Il punto è sempre lo stesso: assenza di discariche – a Napoli c’è solo quella di Chiaiano dove il conferimento è di circa 700 tonnellate al giorno – e, di conseguenza, la saturazione degli impianti Stir di Giugliano e Tufino dove sversa Napoli. Un dato su tutti: lunedì mattina all’impianto Stir di Giugliano si è riusciti a scaricare un solo mezzo proveniente da Napoli, vale a dire circa 12 tonnellate; sei, complessivamente i mezzi a Tufino.

”Gli Stir stanno lavorando a ritmo molto, molto ridotto – ribadisce Giacomelli – questo vuol dire che entro oggi riusciremo a togliere dalle strade di Napoli un centinaio di tonnellate, vale a dire quasi nulla”. Centrale, a questo punto, la possibilita’ di sversare in altre discariche della Campania o d’Italia. Intanto, la scorsa notte, 41 mezzi hanno regolarmente sversato alla discarica Cava Sari di Terzigno.

Ispettori Ue: situazione come due anni fa. La situazione dei rifiuti a Napoli è esattamente come due anni fa. A dirlo è il capo degli ispettori Ue, Pia Bucella, che è da oggi a Napoli per fare il punto sulla gestione del ciclo dei rifiuti.”Dopo due anni la situazione non e’ molto diversa. I rifiuti sono per le strade, non c’e’ ancora un piano di trattamento e gestione della differenziata”. Eppure Silvio Berlusconi di quella “risoluzione” del problema ha fatto uno degli sponsor del “governo del fare”.

”Abbiamo parlato per tre ore della problematica relativa alla sentenza della Commissione europea del 4 marzo che ha condannato l’Italia per non aver realizzato una rete integrata di trattamento dei rifiuti in Campania – ha aggiunto Pia Bucella – per non aver avviato lo smaltimento del pregresso, le cosiddette ecoballe gli ispettori hanno pero’ ribadito che questa volta non si accontenteranno solo della presentazione del piano ma vogliono che sia implementato”.

Gli ispettori dell’Unione Europea, intanto, saranno nel pomeriggio di oggi in visita al termovalorizzatore di Acerra. Domani mattina incontreranno la commissione ambiente del Consiglio regionale della Campania, poi ultimeranno il lavoro nel pomeriggio. Mercoledi’ mattina rientreranno a Bruxelles, dove verranno saranno tratte le conclusioni della due giorni di missione in Campania. Lo ha detto il capo degli ispettori Pia Bucella parlando con i giornalisti dopo aver incontrato l’assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano.

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Maria Elena Perrero