Un’altra giornata di scontri, una veglia con il vescovo di Nola, monsignor Beniamino Depalma che ha gridato il ”no alla morte, allo scempio che e’ stato realizzato ed a quello che si vuole realizzare” e poi l’annuncio bomba: il sindaco di Terzigno, Domenico Auricchio riferisce di un incontro con il premier. Berlusconi, annuncia, ”verrà tra cinque, sei giorni a Terzigno e Boscoreale e comunque ha assicurato che la discarica non si aprirà”.
In serata il presidente del Consiglio, dopo la fiducia alla Camera, aveva ha incontrato, a Palazzo Grazioli, una ventina di rappresentanti locali della Campania e il sottosegretario Guido Bertolaso per discutere della situazione rifiuti nella regione. Le parole di Auricchio vengono riferite alla folla che in piazza Pace, a Boscoreale (Napoli) partecipa alla veglia di preghiera con il vescovo. La gente ascolta e attende conferme all’annuncio.
Giovedì, 30 settembre, i quattro comuni più direttamente interessati, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno e Trecase si fermeranno per la giornata di lutto cittadino proclamata dai sindaci Gennaro Langella, Agnese Borrelli, Domenico Auricchio e Gennaro Cirillo. Manifesti funebri sono stati affissi ai muri delle città per comunicare la morte del Parco nazionale del Vesuvio.
Niente bambini a scuola, negozi con le saracinesche abbassate, uffici pubblici out a causa delle assemblee del personale convocate dai sindacati. In programma cortei con la partecipazione dei bambini e una fiaccolata, a Boscoreale, promossa dai ragazzi dell’Azione cattolica. Sempre domani è atteso il via al tavolo tecnico permanente che si riunira’ in Provincia. Dalle 18 il presidente Luigi Cesaro, l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Caliendo, ed i sindaci interessati cercheranno di trovare una difficilissima alternativa alla seconda discarica di Terzigno.