Intesa trovata tra tra Berlusconi e Fini per la riforma della giustizia: durante l’incontro tra i due, tenutosi oggi a Montecitorio, il presidente della Camera ha infatti dato il via libera ad una serie di cambiamenti proposti dal premier, tra cui quello relativo alla separazione delle carriere.
Il riordino del sistema giudiziario è sempre al centro dei pensieri di Silvio Berlusconi, specialmente dopo la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale. L’ex leader di An ha però ribadito chiaramente il concetto che i pm non devono essere subordinati all’esecutivo.
La terza carica dello Stato ha portato avanti un ragionamento non solo sul merito, ma anche sul metodo: per questo ha invitato il Cavaliere a cercare «un’ampia condivisione» in Parlamento sulla riforma della giustizia e ha spiegato a Berlusconi che non bisogna dare minimamente la sensazione di voler agire sull’onda del “dopo lodo Alfano”.
In pratica, Fini ritiene che la riforma sia da fare in difesa dei cittadini, stanchi di processi troppo lunghi e di una giustizia che non sempre funziona come dovrebbe. Insieme a loro erano presenti la presidente della commissione Giustizia della Camera, Giulia Bongiorno, e il deputato del Pdl, nonché legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini.