Riforma Università, il ddl Gelmini in stand by per un mese alla ricerca dei fondi

Valentina Aprea e Mariastella Gelmini

Il ddl sull’università resterà in ‘stand-by’, in attesa delle coperture, in particolare per quanto riguarda la norma dei concorsi per i ricercatori universitari, che verranno reperite in manovra o con il decreto milleproroghe e riprenderà il suo cammino alla Camera tra novembre e dicembre.

E’ quanto emerso da una riunione sulla questione nella sala del governo alla Camera alla quale hanno partecipato, tra l’altro, i ministri dell’Economia Giulio Tremonti e dell’Istruzione Mariastella Gelmini, la presidente della commissione Cultura della Camera Valentina Aprea e la relatrice del provvedimento, Paola Frassinetti, il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Giancarlo Giorgetti e il capogruppo di Fli a Montecitorio Italo Bocchino.

”C’e’ la determinazione – garantisce la Aprea – da parte del governo – a reperire i fondi per ottenere tutto ciò che è stato concordato in commissione Cultura. Non ci interessa una eventuale ‘bocciatura’ della commissione Bilancio, aspetteremo la sessione di bilancio o il milleproroghe per ottenere tutto ciò che il ministro Gelmini ha promesso e che la commissione Cultura ha votato”.

”Noi – ha detto la Aprea – in commissione Cultura non ci riuniamo e aspettiamo di conoscere le determinazioni finanziarie che recuperino le coperture”. Alla riunione governo-maggioranza sul ddl, era presente anche Fli, che ha definito ”determinante” per il provvedimento la norma riguardante i ricercatori universitari. ”Abbiamo deciso – sottolinea il ‘finiano’ Fabio Granata, presente alla riunione – di non forzare i tempi e di andare a dopo la sessione di bilancio in modo da garantire le coperture”. Fondi, chiedono i cronisti che Tremonti ha garantito? ”Non ci ha firmato una cambiale – replica Granata – comunque è venuto qui per questo”.

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