Umberto Bossi apre alla possibilità che nel 2013 il premier possa essere un leghista, e prospetta una scalata del Carroccio alle banche del Nord. Parlando con i giornalisti a Montecitorio dice inoltre no a una nuova legge elettorale così come ad una federazione Lega-Pdl e sulle riforme afferma: se saranno condivise lo vedremo in Parlamento.
Un premier espresso dalla Lega nel 2013? “Vedremo – afferma il ministro leghista – Tutto è possibile, abbiamo dimostrato che tutto è possibile”.
«È chiaro che le banche più grosse del nord – aggiunge – avranno uomini nostri a ogni livello. La gente ci dice prendetevi le banche e noi lo faremo».
Poi il leader del Carroccio affonda sulle riforme: “La legge elettorale non si tocca – dice – Stiamo parlando di federalismo e non di legge elettorale. La legge elettorale funziona già ed io toglierei il doppio turno anche alla Comunali”.
Sul federalismo aggiunge: “Se si fa il federalismo si deve fare il Senato federale. Ma Schifani non ha detto che non vuole il Senato federale, ha detto che non deve diventare una Camera di seconda serie e non lo sarà”.
Nessuna federazione con il Pdl è poi la chiusura del Senatur: “No, la Lega sta da sola” chiosa.
Sulla possibilità che Galan diventi ministro dell’Agricoltura, il Senatur afferma: «Stasera vedo Berlusconi e ne parlo con lui».
Comunque, osserva Bossi, «l’importante è che gli interessi degli agricoltori siano garantiti. Interessi – aggiunge – che sono garantiti dai nostri assessori in Lombardia e in Veneto».
Per quanto riguarda il posto vacante di capogruppo della Lega alla Camera, lasciato “libero” da Roberto Cota, Bossi aggiunge: «Il nuovo capogruppo alla Camera non lo abbiamo ancora scelto. Dipende da Cota e da quando vuole andare via, ma a lui piace stare qui».
Sulle parole espresse oggi dal presidente della Camera sulla necessità di maggior rispetto per gli immigrati, il leader del Carroccio inoltre afferma: «Bene, bene. E’ giusto».
Quanto alle riforme, Bossi afferma: «Quando vai in Parlamento si vede se sia possibile che le riforme siano condivise o meno».