ROMA – Riforme costituzionali, legge elettorale e ‘rifondazione’ del Pdl. Intorno a questi tre perni ruotera’ la conferenza stampa convocata da Silvio Berlusconi insieme con il segretario del partito Angelino Alfano. Una decisione, quella di procedere con annunci ufficiali, maturata già dalla prime ore del mattino del 24 maggio a palazzo Grazioli. I dettagli, a cui Alfano e lo stato maggiore pidiellino lavorano da giorni, sono contenuti in un documento che questa sera sara’ limato nella riunione tra l’ex premier ed il vertice del partito.
L’intenzione dell’ex capo del governo, spiegano i suoi fedelissimi e’ quella di fare un vero e proprio ”appello” all’opposizione per sedersi intorno ad un tavolo e discutere seriamente di riforme costituzionali. Il modello a cui l’ex premier prende spunto e’ quello francese, un semipresidenzialismo con l’elezione diretta del presidente della Repubblica e doppio turno.
Il Pd – e’ il ragionamento del Cavaliere – dovrebbe avere tutto l’interesse per salvaguardare il bipolarismo. L’intenzione dell’ex capo del governo e’ quella di inchiodare le altre forze che appoggiano in questo momento il governo, Pd in testa, alle proprie responsabilita’. In caso non riuscissimo a fare nulla – ha aggiunto con i suoi fedelissimi – deve essere chiaro di chi sia la colpa. Parallelamente al capitolo riforme, c’e’ poi da affrontare il nodo partito.
Ci saranno dei passaggi sul modo in cui rilanciare il Pdl, spiegano alcuni dirigenti, ma l’idea e’ quella di rimandare ad un secondo appuntamento il ‘battesimo’ ufficiale del nuovo progetto politico. Tra le ipotesi c’e’ quella di tenere una convention in cui ufficializzare la nascita della nuova creatura. Non solo un cambio del nome, ma anche degli attuali asseti. L’idea, che circola da diverso tempo, e’ quella di mettere in piedi una ‘squadra’ di dirigenti provenienti dalla varie anime pidielline che affiancheranno il segretario Alfano. Una sorta di ‘segreteria’ politica.
Le proposte sono diverse e tutte in fieri anche perche’ il Cavaliere vuole ancora tenersi aperte piu’ strade. L’ipotesi piu’ congeniale e’ quella di riuscire ad arrivare ad una modifica della Costituzione sul modello francese, un modo – e’ la convinzione dell’ex premier- di arrivare realmente ad un rassemblement dell’area moderata la cui guida potrebbe essere affidata ad un ‘papa straniero’, come Luca Cordero di Montezemolo.
I piu’ realisti a via dell’Umilta’ pero’ non sono pronti a scommettere che si avvii realmente una fase costituente. In questo caso bisogna prendere delle contromisure come la creazione di liste con esponenti della societa’ civile (il modello Grillo e’ quello usato dall’ex premier con i suoi per sintetizzare il progetto) apparentate al partito principale, provando cosi’ a recuperare i voti dell’elettorato deluso da un Pdl orami percepito come ‘vecchio’.