Risultato scontato per le primarie del Pd a Roma e Bologna. Nella capitale vince Roberto Gualtieri, nel capoluogo emiliano Matteo Lepore. Saranno loro i candidati del centrosinistra alle elezioni comunali (anche se a Roma lo scissionista Calenda correrà da solo).
Il dato più rilevante però non è la vittoria (scontata) dei due candidati favoriti alla vigilia. No, il dato interessante è quello che riguarda l’affluenza alle urne. A Roma i votanti ufficiali sono stati 45mila, a Bologna 27mila.
Esulta il Pd, con il suo segretrio Enrico Letta. Ma in realtà si accontenta di poco. I votanti sono pochi. Meno della metà delle primarie che a Roma consacrarono Marino, per intenderci. E anche a Bologna il candidato di Italia Viva, Isabella Conti, ha superato il 40%. Nella rossa Bologna.
A Roma il primo bilancio parlava di 37mila votanti. Solo dopo il riconteggio si è arrivati a quota 45mila. Il numero che il Pd pronosticava nelle scorse settimane. Dato in linea (anche se al ribasso) con le primarie del 2016.
Solo che allora il Pd usciva con le ossa rotte dalle inchieste su Mafia Capitale. E tutto lasciava già presagire la vittoria del M5s (puntualmente avvenuta con Virginia Raggi). Per avere un ulteriore paragone, nel 2014 (quando vinse Ignazio Marino) alle primarie avevano votato in 100mila.
Roberto Gualtieri il candidato del centrosinistra a Roma. Lo hanno deciso i 45mila partecipanti alle primarie cittadine.
Ad annunciare la sua vittoria è il segretario Enrico Letta parlando di “successo” per il parlamentare dem ed ex ministro dell’Economia nella Capitale. Al secondo posto, staccato, Giovanni Caudo, ex assessore di Ignazio Marino.
Gualtieri dovrà vedersela in autunno con Enrico Michetti per il centrodestra, con Virginia Raggi per il M5s e con il leader di Azione Carlo Calenda.
Il dato dell’affluenza – se da un lato ha scongiurato il rischio flop mettendosi in linea con il risultato del 2016, dall’altro non ha niente a che vedere con i circa 100mila partecipanti alle primarie 2013, quando vinse Ignazio Marino.
Matteo Lepore è il candidato sindaco del centrosinistra a Bologna. Iscritto al Pd, 41 anni a ottobre, assessore per dieci anni della giunta Merola, attualmente titolare della cultura, Lepore ha vinto le primarie del centrosinistra contro Isabella Conti, di Italia Viva.
Sarà lui a guidare la coalizione, con l’appoggio, a questo punto, già al primo turno del Movimento 5 Stelle, visto che, pur non partecipando alle primarie, aveva annunciato di essere pronto a sostenere Lepore.
Al termine di una campagna elettorale segnata da veleni, attacchi personali e polemiche, Matteo Lepore ha prevalso anche grazie al largo fronte che lo ha sostenuto: la maggioranza del proprio partito, ma anche il rassemblement di sinistra di Coalizione civica, e da pezzi importanti della sinistra bolognese: Arci, Legacoop, sardine, alcuni centri sociali, con sostenitori di peso come Romano Prodi e Francesco Guccini.
Per lui si è speso in prima persona anche il segretario del partito Enrico Letta. Lepore ha prevalso in moltissimi seggi della città ed ha anche vinto nelle consultazioni online, novità assoluta di questa consultazione, con il 54,8% dei circa 4.500 votanti che nei giorni scorsi si erano registrati sulla piattaforma.