ROMA, 16 NOV – Il parterre e' quello della mostra sui 50 anni della Dc, con tutto lo stato maggiore dei nuovi centristi e della sinistra cattolica. Arriva Rosy Bindi e Pier Ferdinando Casini e' gia' li' che ripete: ''da domani e' la fine della diaspora della Dc''. Quando Rosy arriva Pier Ferdinando la attende a braccia allargate e la bacia con un fare riconciliatorio.
''Ma lo screzio non era con me'' chiarisce la Bindi riferendosi alle tensioni sorte ieri attorno alla presenza o meno di politici nel nuovo esecutivo Monti. ''Non penso di aver mancato di rispetto a nessuno e non e' mai stata nostra intenzione porre veti o pregiudiziali, avevamo solo chiesto che il governo avesse certe caratteristiche e le ha avute'' spiega la Bindi che, invece, chiarisce il significato della loro presenza alla mostra sulla Dc. ''E' passato molto tempo dal '94 quando ci siamo separati con Pier Ferdinando'' spiega ancora la presidente del Pd che poi aggiunge ''e oggi non e' che ci siamo riunificati: questo governo non e' sostenuto da una coalizione ma da forze politiche che lavorano ciascuna nella propria autonomia''.
