DOMANDA: Ma può spiegare le ragioni per le quali una persona a lei sconosciuta la ferma ad un semaforo, si fa dare un passaggio per un tragitto di appena cinque chilometri, e quindi con poche possibilità di avere uno scambio di opinioni, nonostante questo vi scambiate i numeri di cellulare e poi questa ragazza a nome Rubyl’avrebbe chiamata soltanto per chiederle se lei si fosse recato o meno con i suoi amici ad una discoteca denominata Albìkocca; tutto ciò che lei spiega è inverosimile.
RISPOSTA: Può sembrare inverosimile ma le cose si sono svolte così come le ho raccontate, certo è vero che mi è sembrato strano che una ragazza potesse in così poco tempo fornirmi il suo recapito telefonico e che vivesse come ragazza immagine, ma la mia intenzione di fornirle il mio recapito telefonico era soltanto dettata in quel momento dalla voglia di andarla a vedere mentre faceva la danza del ventre insieme ai miei amici. Devo anche aggiungere che è evidente che nella mia testa mi è sembrata una ragazza che potesse anche vendere il suo corpo previo pagamento, anche se non mi ha fatto nessuna proposta esplicita quella sera; anzi non me l’ha mai fatta.
DOMANDA: Le contesto altri SMS che sono stati intercettati sempre il 13/8/2010, il primo alle ore 23.51, è lei che scrive a Rubi: “Sono troppo adulto. Non mi piace essere preso per il culo, se vuoi giocare, cerca di giocare pulito, cerca di essere chiara”. Alle ore 23.59 è la Rubi che risponde al suo messaggio: “In che senso, scusa? Puoi tornare in questo preciso momento a riprenderti i tuoisoldi, io sono più chiara dell’alba, più limpida dell’acqua”.
RISPOSTA: Ricordo perfettamente questi due SMS, quella sera io ero andato aprendere a Sant’Ilario Ruby, non so indicare con precisione il punto esatto, siamo andati all’ Hemingway, lì c’erano i miei amici Marco e Pino, dopodiché lei a un certo punto ha detto che doveva fare rientro a casa perché doveva tenere incustodia la sorellina in quanto i suoi genitori dovevano uscire e, anzi, mi chiese 50 euro perché doveva andare a bersi qualcosa insieme alla sorella in un bar; la sorella aveva 15 o 16 anni. Tant’è che io la riaccompagnai a Sant’Ilario e ritornai all’Hemingway. A me sembrò subito una scusa perché non mi sembrava logico che lei a quell’ ora tarda, era un quarto a mezzanotte e mi disse che doveva fare rientro necessariamente alle ore 24.00, però le diedi lo stesso i 50 euro e la accompagnai a Sant’Ilario. Quando tornai all’Hemingway commentai la cosa con i miei amici e tutti convenimmo che si trattava di una ragazza strana e che raccontava anche un sacco di bugie.
