Quattro settembre 2010, ore 14. Emilio Fede parla al telefono con Giorgio Puricelli. In serata è prevista una festa: i due parlano di invitati e organizzazione.
Fede ehi Giorgio?
Purìcelli eccomi qui, tutto bene Emilio?
Fede sì sì, tutto benissimo, lui mi ha detto di venire stasera al Lago.
Purìcelli perfetto! Perchè io sono appena arrivato, doveva essere già qui, invece mi sa che arriva tra un’oretta.
Fede chi lui?
Purìcelli sì.
Fede e dov’è?
Purìcelli: è ancora ad Arcore perchè devono aver fatto il pieno all’elicottero non ho ben capto…
Fede: ah, ma sei sul lago tu?
Purìcelli: io sono già sul Lago. Sono venuto in macchina perchè stasera devo rientrare a casa perchè domani parto per le vacanze e quindi devo avere già le valigie tutto con me. Quindi io son qui da solo al Lago, lo aspettavo e invece c’è stato un contrattempo allora lui arriva tra un’oretta.
Fede: ecco ascolta, ma chi viene?
Purìcelli: penso che siano le stesse persone che erano a tavola con noi ieri sera.
Fede: quelle due stronze?
Purìcelli sì
Fede no, perchè io dovrei, io potrei venire stasera, ma arrivare più tardi perchè ciò una cosa che m’ero impegnato da fare a Venezia e quindi arriverei a mezzanotte lì. Che succede secondo te?
Purìcelli: secondo me se devi arrivare a mezzanotte la serata è già andata perché io vedo che lui ha tanto piacere quando ci sei tu per tenergli compagnia, per sostenere la battuta, hai captato? Per sostenere la serata. Quindi o vieni e fai la serata o sennò, arrivare a mezzanotte la serata oramai è finita.
Fede è una conclusione (incomprensibile) mi fa piacere di venire però io come faccio ad abbandonare una serata che è stata organizzata potrei arrivare lì a mezzanotte. Non credo che lui va a letto a mezzanotte?
Purìcelli no, no, no non credo che vada a letto a mezzanotte, no non penso. Normalmente va a letto più tardi, normalmente va a letto più tardi. Eventualmente glielo dici… so che luì, vedo insomma che ti cerca spessissimo no? Per per…
Fede ho capito. Questo l’ho capito…
Purìcelli: se se è la serata non credo che lui ne abbia a male, ci mancherebbe. Capisce benissimo anche lui quando uno ha degli impegni…
Fede: sono cose di lavoro capito? Una cena di beneficenza di una fondazione contro la droga e l’alcol le discoteche
Purìcelli: comunque io non penso che lui, siccome ha fatto venire su anche Danilo no? Quindi stasera ho già chiamato Danilo viene anche Danilo, Danilo cantante qui con gli strumenti e tutto, comunque la serata insomma c’è lui, ci sono io ci sono queste due ragazza qua c’è il cantante, c’è la musica quindi insomma, la serata passa.
Fede: ecco appunto, tu ci sei ancora?
Purìcelli: Io ci sono, io sto qui fino fino a mezzanotte, mezzanotte e mezza poi dopo l’aereo è alle 5 del mattino torno a casa, faccio le valige
Fede: ecco quindi quando tu ci sei ancora, io arrivo capito?
Puricelli: facciamo così, ci diamo il cambio così, tranquillo! Io sto qui io sto qui, io sto qui
Fede: non so se portare, non gli ho chiesto se vuole che porto questa qui che a lui gli piace questa qua.
Puricelli: molto!
Fede: no?
Puricelli: si. Gli piace, gli piace.
Fede: ecco, vorrei fargli capire che non è la mia donna capito? Frega cazzo a me capito?
Puricelli: (ridendo) ho capito, ho capito. Comunque insomma, voglio dire, è una carina, è una che anche ieri poi mi diceva che insomma, che una che non è mai oltre misura, è una che sta al suo posto.
Fede no.
Puricelli: piacevole
Fede: sì, poi lui gli fa piacere che lei sa tutto di calcio.
Puricelli: esatto! E’ una bella presenza comunque.
Fede: e quindi però io gli posso dire che posso mandare avnti lei, bu?
Puricelli: ah beh, se vuoi se vuoi voglio dire, alla fine lei comunque potrebbe anche essere una mia amica no? Quindi voglio dire, si siede al tavolo vicino a me e facciamo serata con lei vicino a me. Se vuoi mandarla avanti volendo la posso andare a prendere anch’io in macchina da qualche parte se arriva in treno, non lo so. Se arriva in treno ad Arona dico io no? Che magari non ha mezzi con la macchina andiamo a prendere in macchina, la vado a prendere io.
[…]
Puricelli: come preferisci. Guarda, adesso come adesso lui io credo che sia a tavola no? Secondo me, se tu lo chiami puoi…
Fede: ci ho già parlato prima.
Puricelli: ah, hai già parlato, hai già parlato.
Fede: io ho già parlato con lui che mi ha invitato, poi però m’ha detto poi ci sentiamo pomeriggio io quindi posso anche chiamare e dirgli:” (ine.) io ho questa cosa, se vuoi […]” ma poi che ci fa con questa, avendo quell’altra così gelosa?
Puricelli: sai, intanto fa, fa serata, le altre due intanto non, non lo mollano un secondo no? Quindi, eventualmente sta qui con me, chiacchieriamo, parliamo, ridiamo, scherziamo, cantiamo, sei in serata e poi quando arrivi tu io vado via e tu, tu torni con lei.
Fede annuisce.
Puricelli: puoi fare così.
Fede: parlo con lui, faccio accompagnare lei…
Puricelli: è una buona idea, è una buona idea.
Fede: però gli vorrei dire io vendo domattina. Non so lui poi domani che intenzioni….
Puricelli: lui normalmente quando dorme qua diciamo che, quando dorme qui poi dopo fa abbastanza tardi la mattina, fa colazione qua e poi dopo parte nel primo pomeriggio verso le 4 del pomeriggio. Hai visto che l’altra volta abbiamo mangiato qui…
Fede: io devo tornare, devo fare il giornale comunque.
Puricelli: devi fare il giornale. Perchè ti ricordi che t’ha portato ti ricordi no? Che t’ha portato a Stresa domenica scorsa?
Fede sì sì infatti.
Puricelli annuisce
Fede: allora io direi che facciamo così, che organizzo, io lo chiamo e gli dico: “senti io organizzo per la serata (incomprensibile) persona, mandao a prendere e faccio accompagnare, io
devo partecipare a sta conferenza (incomprensibile) eccetera eee. (non si sente il resto della comunicazione)
Puricelli; va bene, benissimo, un’ottima idea.
[al minuto 00.06.44 non si sente più la voce dell’utente, si percepisce unicamente la parola ‘LUI’ dopo quattro secondi di silenzio si sente l’utente che chiede: “quand’è che partiva t’ha detto? “]
Puricelli: ma, allora io credo che lui arrivi qui intorno alle tre e mezzo, da quello che mi hanno detto. Quindi adesso lo trovi ancora tranquillamente lì ad Arcore se no dopo le tre e mezzo, un quarto alle quattro qua.
Fede sì, si può fare così . Posso fare così forse è la cosa migliore perchè lui è contento che arriva una terza persona….
Puricelli: esatto!
Fede: esatto lei lo incuriosisce a me frega niente, le due… altre due, ma secondo me le altre due già là confabulavano forse per mischiarla perché (incomprensibile) le altre due avrebbero anche voglia di fare menage no?
Puricelli: no non credo secondo me. Non so, non credo.
Fede: questa è un po’ una ragazza un po’ diversa , forse perchè forse è molto più discreta, non è sguaiata no?
Puricelli: esatto, esatto, esatto. Poi sai, cioè questa qui è una presenza piacevole a tavola no?
Fede: come?
Puricelli: a tavola è una presenza molto piacevole nel senso che con lei puoi discutere, puoi parlare di calcio, parla di qualunque cosa con le altre due cazzo, non dicono una parola
Fede: quelle due sono terrificanti.
Puricelli: quando fai una battuta non capiscono un cazzo
Fede: sono terrificanti, terrificanti. Eh?
Puricelli: non capiscono niente. Quando fai una battuta sono così, non sorridono quasi mai hanno sempre questa faccia arrabbiata
Fede: terribili, con ste facce alllucinanti, madonna, ma lui però le deve sganciare, ma co non si diverte con queste
Puricelli: e lo so, ma c’è dietro la terza, la sorella li che gli rompe.