Ruby, il Vaticano batte un colpo: “Occorrono moralità e legalita”

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“Occorrono moralità e legalità”. Il Vaticano batte un colpo e dopo una fase di eloquenti silenzi e l’uscita allo scoperto dei principali organi di stampa cattolici, gli argini sembrano essersi rotti. Nel mondo della Chiesa crescono le voci di sconcerto sul Ruby-gate. A scendere in campo è stato oggi il segretario di Stato Vaticano, cardinal Bertone: “La Santa Sede – spiega – segue con attenzione e in particolare con preoccupazione queste vicende italiane, alimentando la consapevolezza di una grande responsabilità soprattutto di fronte alle famiglie, alle nuove generazioni, di fronte alla domanda di esemplarità e ai problemi che pesano sulla società italiana”.

“Credo – ha aggiunto Bertone interpellato sul caso Ruby – che moralità, giustizia e legalità siano i cardini di una società che vuole crescere e che vuole dare delle risposte positive a tutti i problemi del nostro tempo». Il di Stato vaticano ha anche specificato che «la Santa Sede ha i suoi canali, le sue modalità di intervento e non fa dichiarazioni pubbliche”. Bertone ha quindi espresso il suo richiamo a una maggiore moralità riprendendo l’appello già pronunciato sabato scorso in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Città del Vaticano.

Bertone ha poi spiegato di condividere il “turbamento” sulla vicenda espresso da Napolitano. Intanto negli stessi minuti il capo dello Stato è tornato a far sentire la sua voice sulla vicenda, con una posizione netta. La crisi economica che ha investito il Paese richiede “una seria ed approfondita riflessione”. In questo, sottolinea il Capo dello Stato in un messaggio agli organizzatori della presentazione del libro che raccoglie due discorsi del 1977 del segretario del Pc, Enrico Berlinguer, “si richiedono alle forze politiche, alle forze sociali, e a ogni cittadino, maggiore consapevolezza e sobrietà nei comportamenti individuali e collettivi”.

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Alessandro Avico