Stando alle sue dichiarazioni, Ruby, nelle notti di Arcore, si descrive quasi come un’ospite fuori posto. “Ero l’unica vestita”, “Servivo il Sanbitter”, “mi ha regalato un vestito di Valentino”. I racconti della ragazza ai magistrati, che l’hanno interrogata più volte a partire da fine maggio 2010, si arricchiscono ora di nuovi dettagli.
Ruby che si muove a villa San Martino, la immaginiamo in una notte di marzo 2010 mentre si aggira curiosa tra le lussuose stanze della villa del premier. Guarda in giro, forse tocca gli arredi, i soprammobili costosi di una casa che non le appartiene, che visita come fosse l’ospite di un museo. Lei stessa descrive, così scrive il quotidiano Repubblica, una di quelle notti passate da Berlusconi, a marzo. “La porta della camera da letto di Berlusconi è aperta, non resisto alla tentazione e vado a sbirciare”, vede quello che vede, e Berlusconi “si accorge e mi rimprovera”.
Rimproverata, come una bambina troppo curiosa. La ancora minorenne Ruby viene invitata in altre occasioni: “Mi diceva che le mie scollature sono troppo vistose”, la ragazza marocchina riceve in regalo alcune collane, “Berlusconi diceva che la collana avrebbe reso più accettabile il décolleté”.