MILANO – “Io penso che se potessero eliminarla lo farebbero anche loro, perché non ne possono più (…) Se la son creata loro questa situazione”. E’ l’intercettazione choc contenuta nelle carte dell’inchiesta Ruby ter: a parlare al telefono sarebbe la madre di Luca Risso, l’ex compagno di Ruby Rubacuori. La donna farebbe riferimento proprio alla marocchina e il marito Mario Risso, le avrebbe risposto:
“Lei si considera la principessa Taitù e finché voi gliene date, lei continuerà a fare la prepotente (…) dovrebbe tenersi un po’ più calma”.
L’uomo racconta alla sua interlocutrice di avere detto all’avvocato Luca Giuliante, anche lui indagato nell’inchiesta per corruzione in atti giudiziari, che la marocchina andrebbe “tenuta un pochino a stecchetto” e che le continue richieste di denaro di Ruby sono colpa solo “al 10%” della ragazza. Le restanti colpe, secondo la versione di Mario Risso, sarebbero proprio di Giuliante, considerato il tramite tra Berlusconi e le ragazze. Di fronte a questi rilievi, Giuliante, stando a quanto si legge nel documento agli atti dell’inchiesta,
“si sarebbe difeso replicando con le espressioni ‘si però poi se li fa prestare’, e ‘noi non sappiamo più cosa farci, non riusciamo a tenerla’, riferendosi evidentemente a Karima el Marough”, in arte Ruby.
Nell’inchiesta ter Silvio Berlusconi è accusato di avere comprato le testimonianze delle ragazze nel processo che si è concluso con la sua assoluzione dalle accuse di concussione e prostituzione minorile. Per il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliana e Luca Gaglio, Ruby avrebbe ricevuto dall’ex premier almeno 4.5 milioni di euro e altri soldi in contanti fino a poco tempo fa. In cambio la presunta richiesta di non rivelare i retroscena delle serate ad Arcore.
In un’annotazione della pg si legge poi che Ruby avrebbe intenzione di aprire “un centro estetico-dentistico a Genova, oltre al progetto di rilevare un’attività di ristorazione a Milano”. A seguire la marocchina in questi ed “altri progetti”, secondo gli inquirenti, sarebbe un “architetto consulente aziendale”.
L’annotazione della sezione della pg in quota alla Procura milanese riassume una telefonata dello scorso 3 febbraio nella quale una donna ritenuta vicina a Ruby, Faustina Viglialoro, “è interessata a fare investire più denaro possibile a El Mahroug. Infatti – continua l’annotazione – è il suo amico Fabio Vicamini, architetto consulente aziendale, ad interessarsi di tutti i progetti commerciali” di Ruby.