Ruby. 85. Ragazza intercettata: “Non mi cambierei con Nicole Minetti per tutto l’oro del mondo”

Continuano le riflessioni etiche e metafisiche fra da T.M. a B. V.: è la sera del 20 settembre 2010, le due amiche parlano al telefono e sono intercettate.

T.M: sì sì sì no, io tanto non ce l’avevo perchè nei loro confronti ero esterna e sapevo che era quella volta e poi basta e siccome più o meno io lo dicevo, ma si capiva, cioè io ero l’unica con… stavo bene eee, perchè avevo messo i pantaloni quelli a vita alta con la comincia diversa, un po’ scollata, comunque ero truccata non è che adesso ero una suora, però ero diversa da loro perchè alcune erano proprio, ti ripeto, molto televisiva molto molto ‘cubo’, quindi ero comunque diversa, c’era solo un., c’erano solo altre due ragazze coi jeans e un’altra con un pantalone poi tipo 15 (quindici) in mini abito, quindi sai, già quello tifa un po’ capre no? No, non tutte stupide, c’erano un paio con cui ho parlato e anche quelle che poi hanno avuto l’atteggiamento più contenuto

B. V. : annuisce

T.M: dopo che però, una viene dalla Romania, ma non so, cioè è da tantissimi anni qui in Italia nel senso che non è che le sentì l’accento no, adesso proprio…sono arrivata ieri. Però sai, molte brasiliane venezuelane ti dico, poi, integrate..me mentre con le zoccolissime io non ho proprio parlato, non mi sono confrontata perché li è una questione di essere proprio…da che sei sulla strada li hai fatto il salto perché però ecco con quelle non ho parlato. ma queste secondo me lo fanno per soldi. Ti dico la verità.

B. V. : tanto ne gireranno un sacco.

T.M: sì. A me te lo posso dire tranquillamente per farti capire, ripeto, io sono arrivata e si è entrati direttamente in questa stanza e appunto ci si rivolge con appellativi ‘AMORE TESORO’ e lui risponde ‘CIAO’ Sara, Francesca, Antonella ah, ci sei anche tu? La ragazza dalle due lauree piacere, siccome so che ti piace il francese ‘enchanté’ di qua e di là, quindi, questo è stato l’approccio, cioè, amici miei no io mi ero studiata tutto buona sera, di qua e di là, come mi rivolgo gli do del voi, faccio l’inchino… sto par di coioni! Capito?

B. V. : ma perché quindi le persone ovviamente gli dan tutte del tu?

T.M: si, ma perché non saprebbero coniugare i verbi a una diversa persona, molte (ride) va be, e poi perché loro stesse si pongono così cioè proprio da ere., cioè no ma, sono persone anche molto limitate ti dico io comunque, se vedo un personaggio di rilievo, il produttore

B. V. :  rispetto dai.

T.M: del cinema, sono andata a presentarmi e gli ho detto <piacere, molto lieta>, cioè, lui m’ha guardato come quasi… e lì però rischiavo quasi di essere fuori luogo, perché se loro vogliono essere liberi di fere i cretini e vedono una che si presenta in un certo modo….

B.V.: il paradosso proprio

T.M: si sentono imbarazzati. Io ero imbarazzante.

B. V. : pensa te! Ma la tua compagna era tranquilla?


T.M: no! no no no no no lei stessa si è prestata assolutamente al gioco. Io poi ne ho parlato e lei è molto tranquilla, nel senso che la Nichi non è una che ti dice le puttanate o si nasconde dietro un dito, altrimenti non mi avrebbe portato, quindi io questo l’ho apprezzato alla fine, e lei…

T.M: ah sicuramente, lei poteva evitare, e ciao. Quindi evidentemente per le persone ne vale la pena per alcune no? Per soldi, far prestarsi a certe cose, per me neanche per tutto l’oro del mondo.

B. V.: quindi tu., diciamo, domando, non faresti a cambio con la sua posizione?

T.M: ma neanche, te lo giuro, per tutto l’oro del mondo. Ma perchè io sono io e non cambio per niente. Poi se….

B.V.: no, però .. adesso perchè scherzavamo un po’, però l’altro giorno dai, e lo so che non andavi lì per chissà che scopo, però comunque come dire, dai?

T.M: sì sì sì sì

B.V.: son persone .. ti asp.. cioè, dalle tue parole dici mmmm appunto, non è una persona che magari considero del tutto negativa, è una persona che ti può dare tanti spunti no? Cioè, come dire…

T.M: sì, il problema è che

B.V.: è una persona interessante no?

T.M: brava! No, no non lo è stato.

B.V.: e tu l’avevi, quindi tu come dire, l’avevi non ti dico che Taveviiii (ine,) andavi con quello scopo, però come dire, dai? Se magari c’è l’occasione

T.M: sì! Sì Sì avre.. sì, perché pensavo però che l’approccio fosse diverso, che ci fosse un momento, adesso non voglio dirti istituzionale, no? Perché no! Però pensavo ci fosse un momento serio e poi, ripeto, un degenero o un cambiamento di cosa in cui però mi faccio i fatti miei. Quindi, se avessi avuto un canale in cui della serie, faccio un colloquio con una persona no? E questa persona mi dice <aaa torna, così riparliamo> eh! sarei andata, capisci? ma posto che, si è aperta un tipo di serata in cui io non so se lui sapeva, o comunque capirà, che io non ero non mi proponevo in quella veste, ma non mi pongo neanche più il problema, cioè, o la Nicole mi telefona e mi dice guarda, ti vuole parlare e io gli dico <no guarda Niky non vengo più> e lui, a questo eventuale non vengo più, dice no no no, ma vediamoci in ufficio alle quattro del pomeriggio, capito? E’ un’altro discorso. E poi anche li ci penserei molto bene, perché ripeto, non mi piace! ma io ho chiesto alla Nicole, ma certe persone, che non mi sembrano tutte delle figone come fanno ad avere certi ruoli, la strada è unica? E lei m’ha detto <no no, però attraverso di lui è facile che lo sia>

B. V.: quindi insomma…

T.M: no ma, mmm dico, io per esempio non pensavo che ci fosse un sistema, a fine serata, chiamiamolo di ringraziamenti e congedi in cui tu ricevi qualcosa.

B. V.: ee a tutte le persone e tutte le volte?

T.M: (ine.) no, brava! Non a tutte. a sua discrezione come del resto, un padrone di casa no? su tutto, diciamo, può avere preferenze e gusti, ad un certo punto, di dico, quello è stato l’approccio all’inizio in cui m’ha detto quelle due cose ha cantato sta canzone in francese poi basta perchè io non ho più rivolto la parola, dopo di che son stata chiamata mmm con la Nicole eh, però in disparte, nel suo ufficio, <ah, come sei stata, come non sei stata> e appunto come ti ho detto no, non è il mio stile, lui m’ha detto <guarda, vorrei darti un contributo per i tuoi studi, questo è quanto>. Io lì, siccome io, non ho fatto niente di male e siccome mi viene detto <averi piacere di aiutarti negli studi, perchè la Nicole mi dice che, studi, sei una brava ragazza, tieni> io lì ho detto grazie ho preso e sono andata e quando mi è stato detto <ahhh, maaa non mi ringrazi?> tipo una battuta, che però ho capito benissimo a cosa si riferisse, ho detto <no!> della serie, il mio ringraziamento è dire grazie! Anche perchè altrimenti no? Questa cosa te la puoi tenere! Tu mi dici che mi aiuti per gli studi guarda, fai pure. E, visto che non mi hai chiesto niente e che io non tornerò mai più no? quindi per dirti che… anche perchè, cioè, non sto, cioè è un diciamo, quast’anno non ho avuto la ‘borsa di studio’ e l’ho avuta lo stesso. Per intenderci.


B. V.: ahh quindi non nnn non era un regalo diciamo? allora l’hai accettato quindi?

T.M.: ma io io, tu immagina io, a parte che non ho avuto il tempo di pensare, devo dire la verità. Infatti oggi ero un po’ in difficoltà da sola perché io non me l’aspettavo. Cioè, anche li, non ero stata preparata. Quindi tu immaginati che tu vieni chiamata per essere salutata e ti viene porta una co ‘porta?’ Porgere, por, porgere ti viene porta una cosa? Non si dice?

B.V.: e va bè, dai!

T.M: però ti dico, mmmm, non è il massimo. Cioè, tu in quel momento cosa fai? <No grazie, nnnn non li voglio> forse sì. Adesso che che ho vissuto il momento forse (incomprensibile) finito direi ‘no no grazie!’ Li per li ho detto ‘grazie!’ ma non è che cioè mmm forse non pensavo..


B. V.: perchè se dici., perchè tu hai fatto il ragionamento tanto a questa persona non cambiano la vita, magari a me potrebbero (incomprensibile)

T.M: nooo, io non io ti dico, la verità, purtroppo il ragionamento non ho avuto il tempo di farlo. ero in una situazione nuova in un momento cioè, all’apice del, non penso che nella vita che avrò un altro momento così imbarazzante, cioè, qualsiasi cosa adesso mi sembrerà una passeggiata. m’avesse detto <uei senti, siccome sei una bella figa..> cioè, avrei detto sì grazie arrivederci. Come ti ripeto, ho saputo dire no, quando mi ha detto <ahh, ma non mi ringrazi?> e io avevo già detto grazie, quindi, era, ti ripeto, ben chiara, poi ne parleremo, la il tipo di ringraziamento. E io ho detto no! Ho girato il culo e sono andata ehhh, ma proprio così, secca, che la Nicole m’ha detto <ho tremato> io ho detto ‘cazzi tuoi’. Cioè, io proprio no! Se vuoi ti rido indietro tutto quello che vuoi capito? Poi io forse, sono ingenua, ho anche detto grazie anche sbrigativamente perché pensavo fosse la cosa più indolore e più veloce. Non volevo mettermi nella situazione di stare lì, 10 (dieci) minuti a giustificare un eventuale ‘no grazie’… Cioè, secondo me in quel momento era il modo migliore per andarsene era dire ‘grazie!’

B. V.: hai mangiato bene? (ride) domanda che ti volevo fare.

T.M: eee mmm, il cibo non è la cosa su cui si punta. Nel senso che, essendoci molte persone che arrivano un po’ quando gli pare….

B. V.: ma tipo 30 (trenta) 40 (quaranta) 50(cinquanta)?

T.M: no, no, di meno di meno di meno. Anche perchè, ti dico, c’è lui e tutte ragazze, quindi alla fine hai voglia 50 (cinquanta) nnn non finisce più.

B.V.: (ine.) m’hai detto 20 (venti).

T.M: 20 (venti) sì.

B.V.: è una media tavola, insomma, ci si vede tutti? Cioè., no tutt

T.M: sì, bè, non ti vedi tutti. sì sì bè, apparecchiati in un certo bene e invece la cucina diciamo, simil casereccia, nel senso che sono cose che non mettono in difficoltà nessuno. Un antipasto a mò di caprese, una pasta, era un risotto ieri che era buono, del pollo alla griglia, un po’ di parmigiana cioè ti dico molto…

B.V.: buono?

T.M: sì sì sì buono, molto semplice ma buono. Molto lunga .. la faccenda …son tornata a casa…

B.V.. che ora avete fatto’:?

T.M: lì le due e mezza. no, però un pò dispiace, perché, ti dico, io gli avrei voluto dire ‘ascolta, non puoi fare qualcosa di meglio?’Per te stesso… boh?

B. V. : ma vuoi che non ci sia ness… ma boh? (ine.) è perché se non lo sa, cioè… boh, non lo so, è troppo complessa la psicologia in questo caso. Perché cioè, se lo sai perché non lo fai se non lo sai vuol dire che sei proprio fuori di testa allora mi preoccupo veramente per tutti noi. Cioè, voglio dirti, non ci sarà una persona che ti abbia a cuore che ti voglia bene davvero che ti oppure sei così veramente presuntuoso che non te ne frega niente di tutto quello che ti possono dire le persone te ne sbatti.

T.M: oppure, quando hai così tanto potere, la gente più che può se ne approfitta. E alla fine boh, cerca di prendere più che può. Io quello che ho visto è questo, vai vai. Ti lascio cara.


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Marco Benedetto